PERSONE E NATURA
– Se a Vallugola servivano altre conferme per chiarire definitivamente che l’area in cui qualsiasi ampliamento del porto verrebbe realizzato è tutelata e protetta e lo stato dei luoghi non è modificabile, ci ha pensato il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare a scrivere parole risolutive.
Dopo il parere tranchant inviato dalla Soprintendenza marchigiana e le criticità espresse dall’Autorità di bacino, che non hanno comunque impedito al Sindaco gabiccese Corrado Curti di ottenere in Conferenza di servizi il rinvio del primo progetto di intervento a Vallugola, sull’ipotesi di un qualsivoglia ampliamento del porticciolo con annesse nuove edificazioni è caduto il macigno ministeriale.
Infatti alla segnalazione inviata il 30 giugno scorso al ministero dell’Ambiente dal comitato cittadino Vallugola Terra Nostra relativamente alle evidenti criticità ambientali anche del secondo progetto presentato dalla società Sviluppo Marittimo risponde perentorio Renato Grimaldi, direttore generale del dcastero. E il dirigente del ministero ribadisce quanto sostenuto dal comitato stesso fin dalla presentazione del primo progetto. E cioè che l’area in cui si vorrebbe intervenire ricade all’interno del SIC IT5310006 e della ZPS IT5310024, vale a dire in una zona che per il suo pregio ambientale è stata cartografata dall’autorità nazionale ai fini della sua stessa tutela. E inoltre Baia Vallugola è indicata quale sito Natura 2000, altro strumento di tutela delle aree particolarmente vitali per la presenza di habitat naturali da proteggere.
Ma il Ministero non si ferma a una semplice enunciazione degli strumenti di tutela ambientale che dovrebbero preservare Vallugola da ogni tentativo ai aggressione speculativa pregiudicante la conservazione del suo patrimonio naturalistico. E strattona proprio quegli Enti che per le loro funzioni e competenze istituzionali dovrebbero vigilare sulla salvaguardia dei territori che amministrano. Scrive, infatti, il direttore generale: “Si invitano tutte le Amministrazioni coinvolte, in particolare la Provincia di Pesaro e Urbino e l’Ente Parco Regione, … a voler fornire tutti gli elementi utili a rassicurare questa Autorità di Sorveglianza per i siti Natura 2000”. E non risparmia dalle sue responsabilità neanche la Regione Marche a cui richiede di aggiornare direttamente il ministero sugli adempimenti derivanti dalla direttiva europea che prevedono una “Valutazione di incidenza” nel caso di interventi in aree protette qual è Vallugola.
Non sono escluse neanche la direzione generale per la tutela del territorio e delle risorse idriche, per gli aspetti afferenti il rischio idrogeologico, e il Reparto ambientale marino, per le attività di verifica sul rilascio delle concessioni demaniali marittime. Il Direttore generale ringrazia e rimane in attesa di cordiale riscontro dalle Amministrazioni chiamate in causa.
Nel frattempo l’amministrazione comunale gabiccese si prepara a convocare per la seconda volta la Conferenza di servizi che dovrà esaminare la nuova proposta di intervento su Vallugola depositata il 29 dicembre da Sviluppo Marittimo. Intorno al tavolo ci saranno quegli stessi Enti a cui il Ministero ha diretto la sua missiva.