E’ l’uomo della luce, l’elettricista che ogni sagra, ogni manifestazione pubblica, ogni festa parrocchiale, con e senza aiuto, stende i fili, posiziona i neon e attacca la spina li dove “gli organizzatori” desiderano. Gilberto lo fa da anni, con un sorriso sulle labbra e quel “sei un amico” pronunciato come un rito che ti riempie di fiducia perché lui quello di cui c’è bisogno lo sa e lo sta facendo gratis come sempre e senza secondi fini.
Nato il 5 febbraio del 1957, elettricista per le ferrovie dello stato, è anche agricoltore. L’azienda della sua famiglia produce vino, orzo, grano e lui lavora prima sui treni, poi nei campi e infine nelle piazze. Da 32 anni ha una moglie Anna (paziente?), due figli da un po’, e un passato da democristiano che gli serve per scherzare, col massimo rispetto, con quelli che hanno un passato da comunista: roba da nostalgia della prima repubblica. La sua missione è aiutare le persone e lo fa senza farlo notare, garantendo pazienza, presenza e lavoro ogni volta che qualcuno lo chiama.
A Gilberto in tanti dobbiamo dei ringraziamenti e sicuramente anche le scuse per tutte le volte che anche senza volerlo gli abbiamo mancato di rispetto. Gilberto sa che è un modo fin troppo comodo per riconoscere il suo grande lavoro, ma anche per far capire che di gente che gli somiglia ce ne vorrebbe un esercito: il posto in cui viviamo sarebbe migliore e i “sei un amico” molto più veri. Comunque a nome di tanti volevo dire… grazie “Gibo”, sei un amico!
Claudio Casadei