LA SCUOLA
di Matteo Marini
– Migranti un secolo fa e migranti oggi. Una storia esemplare quella della famiglia Michelangeli, che attraversa tutto il ‘900 e oltrepassa la soglia del XXI secolo. Da Serafino alla pronipote Valentina passando da Secondo e Mario. Una storia da raccontare, narrata con dovizia di particolari e con appassionate ricerche, dai ragazzi della classe 3A della scuola media di Gabicce Mare “G. Lanfranco”.
Gli alunni della 3A dell’Istituto comprensivo gabiccese sono tra i vincitori del concorso internazionale “Le valigie degli emigranti, ieri e oggi”, indetto in occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia dal ministero degli Esteri e dal Miur (ministero dell’Istruzione). I premiati sono stati in tutto 22: 11 classi italiane e 11 estere, tra più di 1300 partecipanti. Un bel risultato che la professoressa Loredana Rossi commenta un con sorriso soddisfatto: “All’inizio abbiamo scartato la possibilità di partecipare perché lo ritenevamo molto difficile”. Infatti solamente due classi delle scuole medie sono state premiate alla fine e una è proprio la 3A. La prof. infatti ha cambiato idea quando si è accorta che la storia giusta l’aveva proprio in casa. Quella del marito è una famiglia di “erranti”: quattro generazioni che hanno trovato all’estero quello che qui mancava. All’inizio del ‘900 era il pane, dalla Cella di Misano Adriatico, Michelangelo Serafini decise di imbarcarsi per il Nuovo mondo per poter sostenere la famiglia che viveva di stenti. Si imbarcò sulla San Guglielmo a Napoli e sbarcò a New York a Ellis Island. Fece il lustrascarpe e poi il giardiniere a New Haven, in Connecticut, dove visse e morì, nel 1962. Poi è stata la volta di Secondo, fatto prigioniero dagli inglesi durante la Seconda guerra mondiale, che si è ricostruito una vita in Galles dove ha raggiunto una posizione sociale e il benessere, per tornare in Italia dopo 20 anni mentre suo figlio Mario, dal Galles ha attraversato l’Atlantico per fare il cuoco in Canada. Infine Valentina, l’ultimo anello di questa catena, uno dei “cervelli in fuga”, verrebbe da dire con un po’ di malinconia. Laureata a Bologna in Economia aziendale e poi la via è stata anche per lei quella oltreoceano. Prima un master in Inghilterra, poi è partita alla volta dell’America: doctor of Philosophy in economics e ora lavora a Whashington, come consulente per una società che si occupa di vagliare le proposte di legge in materia economica. Un po’ un cerchio che si chiude in questa storia di sofferenza, lontananza e speranze che trovano soluzione felice nel successo. Prima in quello economico e sociale, e infine in quello del lavoro e del riconoscimento della professionalità.
“Una storia complicata ma non così rara”, raccontata alternando una soggettiva in prima persona alla narrazione storica, le paure e la soggezione in posti nuovi e gente estranea, un viaggio che attraversa tutto il secolo scorso. Mia Avanzolini, Laura De Biagi, Elena Magi, Nicola Mattioli, Riccardo Rossetti e Lorenzo Talamelli, coordinati dalla professoressa Loredana Rossi, si sono calati in epoche e circostanze lontane da loro nel tempo e nella prospettiva, quella di chi non ha alternative per affermare se stesso se non cercare altrove, lontano da casa.
“Un lavoro caparbio – spiega la prof. –. I ragazzi hanno letto i documenti e fatto ricerche consultando siti come quello di Ellis Island, per leggere documenti storici e testimonianze degli italiani all’estero”.
Questo ha permesso loro non solo di seguire il filo logico di una storia ma anche di comprendere tutto il contesto, l’attualità, nel quale questo filo, che sembra un romanzo, si dipana. Una storia che, come scrivono loro stessi, li ha resi “più sensibili verso quelle persone che lasciano il proprio paese in cerca di migliori condizioni di vita, proprio come hanno fatto i nostri antenati tanti anni fa”.
La premiazione del concorso si è tenuta a Roma dove, in rappresentanza del team di lavoro, sono state invitate la professoressa Rossi e una allieva per l’inaugurazione dell’anno accademico tenuta al Quirinale dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Chi volesse leggere il loro lavoro può farlo sul sito internet dell’istituto: www.icgabicce.it