Poteva andare peggio. Nonostante i morsi della crisi, il Gruppo Rimini Fiera riesce a migliorare sensibilmente l’indebitamento e chiudere in utile. Più precisamente il valore della produzione del Gruppo Rimini Fiera ammonta a 71,3 milioni di euro (-9,3% sul 2009, anno di raffronto utile per le biennalità del calendario) con un mol di 9,3 milioni. L’utile prima delle imposte è di 460 mila euro. Il risultato netto consolidato evidenzia una perdita di 937 mila euro, di poco superiore a quella del 2009, nonostante il calo dei ricavi sopra illustrato, evidenziando le operazioni di efficienza poste in essere dall’intero Gruppo. Con il moltiplicatore riconosciuto a livello europeo, tra 10 e 12 euro di ricaduta sull’indotto per ogni euro ricavato dall’attività fieristica, la ricaduta sull’economia della provincia riminese oscilla tra i 710 e gli 860 milioni di euro. Il debito del Gruppo, derivante in larghissima parte dalla realizzazione e dagli interventi sul nuovo quartiere (costato complessivamente 300 milioni di euro, di cui solo 40 milioni provenienti da fondi pubblici) continua a scendere e si attesta a 21,3 milioni di euro (contro i 29,4 milioni del 2010). In totale nel 2011, Rimini Fiera ha registrato 8.337 espositori, 1.694.264 visitatori, 1.195.000 metri quadri venduti.