Finalmente è tornato Piero Meldini. Con un libro. Questa volta suo. Perchè va detto chiaramente. Meldini (foto) è una vera e propria “istituzione” nella Rimini culturale. Ed è anche per questo che ci saranno tre persone a dialogare con lui venerdì 9 novembre al Museo della Città (Sala del Giudizio ore 17,30) per la presentazione in prima nazionale del suo ultimo libro appena uscito per le “Libellule” Mondadori: “Italia. Una storia d’amore”. Basteranno tre intervistatori? Si vedrà. A svolgere questo ruolo ci saranno Lorella Barlaam, Ennio Grassi e (non poteva mancare) il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. Ingresso libero e gratuito.
Piero Meldini è nato nel 1941 a Rimini, dove è stato dal 1972 al 1998 direttore della Biblioteca Gambalunga. É stato tra i fondatori e tra i collaboratori più assidui della rivista “La Gola” e fa parte della redazione di “Slow”, il quadrimestrale del movimento Slow Food. Ha collaborato a vari quotidiani, da “Il Messaggero” a “La Repubblica”, a “L’Unità”, a “La Voce”. Collabora alle pagine culturali de “Il Resto del Carlino”, “La Nazione” e “Il Giorno”. Ha scritto un numero imprecisato di saggi di storia contemporanea e locale, sull’alimentazione e la cucina. Ha esordito nella narrativa nel 1994 con L’avvocata delle vertigini (Adelphi), che ha conseguito cinque importanti premi nazionali, tra cui il Premio Bagutta opera prima e il Premio Letterario Chianti. Il suo secondo romanzo, L’antidoto della malinconia (Adelphi, 1996), ha ottenuto il Premio Selezione Campiello, il Premio Vittorini Siracusa e il Premio Catanzaro. Nel 1999 ha pubblicato, sempre da Adelphi, il suo terzo romanzo, Lune e nel 2004 La falce dell’ultimo quarto (Mondadori), finalista al Premio Viareggio e Premio Bigiaretti-Matelica.