Secondo i dati diffusi da Unioncamere nell’ultimo bollettino “Scenari di sviluppo delle economie locali italiane” nel 2012 la provincia di Rimini correrà meno rispetto alle vicine Forlì, Cesena e Ravenna per la produzione di ricchezza pro capite. Nella speciale classifica elaborata a prezzi correnti, su 103 province, Rimini occupa il 33° posto con 25.675 euro di valore aggiunto per cittadino, preceduta da Forlì-Cesena, diciottesima in classifica, con 27.078 euro e Ravenna che si colloca appena sopra al 32° posto con 25.764 euro. Nelle prime tre posizioni troviamo Milano (34.797), Bologna (31.464) e Bolzano (31.173). Nelle ultime Agrigento (13.193), Crotone (13.078) e Caserta (13.002). Rimini va bene rispetto al dato medio nazionale (23.280). Pesante invece la situazione tendenziale di medio termine. Nel 2007, ai valori pre-crisi, il Pil pro capite locale era di 27.498 euro. Produciamo 1.823 euro in meno. Se si considera la stima la stima di 2.000 euro a famiglia per l’aumento dei prezzi nell’anno corrente è facile intuire la drammaticità di questa fase per molte famiglie.