“Non siamo esattori”: il PD di Rimini e i suoi sindaci con questa ed altre motivazioni lunedì mattina alle 11.30 con il raduno degli amministratori e dei rappresentanti del Partito democratico di tutta la provincia nel centro di Rimini sfileranno fino alla sede della Prefettura di Rimini, dove tutti i primi cittadini “depositeranno” simbolicamente le fasce tricolori.
Un’iniziativa decisa – precisa la nota stampa appena diffusa – ieri sera, in occasione della riunione tra il segretario provinciale Emma Petitti e i primi cittadini del PD, per chiedere un cambio di rotta al Governo e per respingere il ruolo di “gabellieri” che lo Stato sta imponendo agli enti locali nei confronti della popolazione. Sarà inoltre presentato un documento ufficiale con le richieste e le posizioni del PD e dei suoi amministratori. “Una manifestazione provocatoria e dal forte valore simbolico per fare sentire la nostra voce a Roma, aspettando la manifestazione dell’Anci a Venezia il 31 maggio – spiega Emma Petitti -. Siamo in una vera trincea amministrativa, con tre manovre Tremonti e una manovra Monti che siamo costretti a pagare a livello locale. Le richieste del PD e dei suoi sindaci, che ribadiremo con la protesta di lunedì, sono chiare: No a questo patto di stabilità che sta massacrando i Comuni e non fa alcuna distinzione fra quelli virtuosi e non. Chiediamo almeno una mortatoria di 24 mesi; No a questa Imu, una tassa che non resterà sul territorio per pagare i servizi ai nostri cittadini, ma verrà invece riscossa dai nostri Comuni costretti a fare i gabellieri per conto dello Stato; No a questo federalismo al contrario, che toglie trasferimenti e risorse agli enti locali”.
Redazione Online
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