“Attenti al cane”. Questa scritta ci fa venire in mente il classico cartello su ogni cancello di casa dove ci sia un cane. Non in questo caso. Perchè vuole essere un monito per i padroni. Quest’anno sembra esserci, anche nella nostra zona un vero boom di furti soprattutto di cani di razza e in particolar modo di piccola e media taglia. Nella sola provincia di Rimini, dall’inizio dell’anno secondo nostre fonti, si parla complessivamente di una quarantina di denunce fatte alle varie associazioni competenti e alle autorità. In tutta Italia il numero degli amici a quattro zampe che finisce in mani sbagliate è preoccupante: circa 17mila.
Carlini e barbonici sembrano essere quelli maggiormente presi di mira, ma non ne sono esenti altre razze, a volte anche di taglia grande, come pitbull e labrador. Troppo spesso si pensa erroneamente ad allontanamenti spontanei oppure che gli animali spariti-rubati non possano essere ritrovati. Non c’è niente di più errato. A una denuncia per furto o rapimento deve, obbligatoriamente, seguire l’apertura di un’indagine, cosa che non succede in caso di dichiarazione di semplice smarrimento. Secondo stime che consideriamo attendibili, solo il 3% dei rapimenti viene denunciato, mentre il 15% dei casi è denunciato come smarrimento. Conseguenza: l’82% dei “rapimenti” passa nel silenzio e non viene denunciato, lasciando così che sempre di più i cani finiscano nelle mani di individui senza scrupoli e organizzazioni criminali. Vengono presi dai giardini di casa, dai parchi, dalle macchine chiuse, anche se solo per pochi minuti. Succede pure in pieno giorno ed anche nei piccoli centri. Troppo spesso si pensa che in certi luoghi possano essere al sicuro, ma non è così. Non più per lo meno e quindi occorre prestare molta più attenzione.
Ma dove finiscono i quattro zampe rapiti? Nelle migliori delle ipotesi vengono rubati su commissione e rivenduti, a volte anche all’estero, oppure rapiti a scopo di estorsione. Alcune razze sono cercate per destinarle a combattimenti clandestini. Ricordiamo l’importanza, oltre al dovere, per tutti i proprietari di cani, all’iscrizione all’Anagrafe Canina del Comune di residenza e all’applicazione del micrichip (come da Legge del 14 Agosto 1991, n. 281). Se l’amico a quattro zampe scompare, allertiamo forze dell’ordine e, perché no, i veterinari. Non diamo più per scontato che il cane si sia allontanato spontaneamente. In questo caso saprebbe ritornare.
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