Sono state 53 le ordinanze di custodia in carcere emesse dalla Procura della Repubblica di Rimini a conclusione delle indagini condotte dagli agenti della Polizia Municipale. L’operazione, denominata “Kebab connection”, ha visto impegnati 106 operatori tra ufficiali e agenti portando in carcere quasi tutti gli indiziati sottoposti al provvedimento, che oltre alle persone ha visto la chiusura di due locali commerciali per la vendita di kebab.
I risultati sono stati presentati questa mattina (nella foto) alla presenza dell’assessore alla Sicurezza Jamil Sadegholvaad, del Comandante Vasco Talenti, dell’Ispettore Capo Carla Tavella, del Dott. Paolo Giovagnoli, Procuratore Capo del Tribunale di Rimini e del Sostituto Procuratore Dott. Marino Cerioni. Ruolo fondamentale nelle indagini – spiega una nota di Palazzo Garampi – avrebbero svolto le telecamere sul posto con “43.200 ore di registrazione video e 9500 di registrazioni ambientali audio e 640 episodi di spaccio” fornendo la base per l’emissione dei provvedimenti giudiziari nei confronti di 35 cittadini tunisini, 7 del Marocco, 2 del Senegal, 4 del Bangladesh e, uno ciascuno, d’Egitto, Polonia, Pakistan, Romania, Palestina. Nessun cittadino italiano è attualmente coinvolto. Oltre che nei confronti degli spacciatori, la Polizia municipale ha effettuato 106 sequestri amministrativi nei confronti degli acquirenti.
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