Come il mese scorso, il presidente degli albergatori Alessandro Giorgetti e il segretario di Confesercenti Gianfranco Giorgetti, congiuntamente, fanno il punto della situazione sull’andamento della stagione: “Se giugno è stato pessimo, anche gran parte di luglio è stato deficitario in termini di clientela. Per fortuna” sottolinea il presidente dell’AIA Giorgetti “grazie alle fiere turistiche abbiamo mantenuto una quota di stranieri tale da calmierare le perdite”. Su queste affermazioni il consigliere della lista civica ‘Città Viva’ Moris ‘Moka’ esprime le sue perplessità: “Nel 2012 per le fiere turistiche di Lugano, Norimberga e Lussemburgo sono stati spesi circa 20.000,00 euro in totale, mentre per le fiere di Colmar e Strasburgo ne sono stati spesi rispettivamente 81.633,00 e 39.890,00 pertanto viene da chiedersi, se fossero state investite le stesse somme anche per le tre fiere sopra citate, quali migliori risultati avremmo ottenuto. Se il turismo ‘tiene’ in parte grazie alle fiere, come sostiene il presidente Giorgetti, come mai si destina a queste ultime soltanto il 10% poco più, dell’importo complessivo dello stanziamento pubblico che l’amministrazione ha elargito per la promozione a Verdeblu srl negli ultimi tre anni? Si tratta di 1.100.000 euro all’anno. Se sono le fiere turistiche ad intercettare clientela, perché sotto la voce “promozione” si cela una dispersione ingente di denaro ogni estate per improduttivi intrattenimenti che con la promozione non hanno nulla a che vedere? Chi è che sceglie e determina queste strategie contraddittorie? Vedremo mai una pubblicità capillare che riporti attraverso stampa, radio e televisione alla stregua di città come Bergamo, Brescia, Trento, Cremona, Verona, Padova, solo per citarne alcune, la nostra cittadina e le sue ormai poche capacità attrattive? E’ avvilente che gran parte della cifra intorno al milione di euro annui stanziati per la promozione, venga spesa per mostrare a chi è già qui, continuamente, quasi ogni sera, qualcosa di pressocché inconsistente dal punto di vista dell’attrattiva turistica. Inoltre, si può facilmente intuire quali risultati si potrebbero raggiungere se si investisse omogeneamente su tutti gli operatori del settore e non soltanto su un ristretto numero di alberghi e spiagge collegate fra loro, spendendo con cognizione di causa, per promuovere il nostro territorio in Paesi come Svizzera, Austria, Baviera; un tempo ‘serbatoi’ di clientela che ora, a causa della mancanza di un’adeguata ed efficace promozione, ‘migra’ verso altre mete.
Tirando le somme”, continua Calbucci “Giugno è andato male, luglio maluccio, agosto.. non si sa, si immagina, però che con i tre milioni di euro stanziati in tre anni si sarebbe potuto fare di meglio, a cominciare dall’uniformare le cifre investite nelle fiere turistiche, e dare una svolta alla maniera di promuovere i nostri luoghi, adeguando la città alle nuove esigenze del turismo europeo (verde, pedonalizzazione, parchi giochi, qualità del servizio alberghiero, autentica promozione ed altro ancora). Questo è indispensabile” conclude “per salvare qualcosa di quella che è stata una ridente località di villeggiatura e che sta somigliando sempre più ad un dormitorio per anziani”. (eva pa.)