Decrescita felice. Alla romagnola: per andare avanti bisogna tornare indietro. Il mondo non può continuare a consumare con questi ritmi. A Santarcaneglo Maurizio Pallante, il padre italiano della decrescita felice, in “Teorie, opinioni ed esempi di buona economia a confronto”. L’appuntamento è il 9 febbraio, dalle 15,30, nella sala del Lavatoio. Intervengono anche: Claudio Troni (Progetto MADE 7.0), Chiara Conti (Zafferano del Conca), la riccionese Cinzia Bauzone (In cucina contro la crisi), Barbara Martini e Massimo Briani (Borgo Etico). Segue dibattito.
Attingere al sapere della tradizione, distinguere la qualità dalla quantità, riscoprire il valore della condivisione: la decrescita propone la riduzione del consumo delle merci prodotte industrialmente a favore di un miglioramento della qualità di vita, della riduzione dell’inquinamento e del consumo di risorse.
Considera le attività economiche strumenti per consentire agli esseri umani di vivere meglio realizzando le proprie potenzialità attraverso un modello capace di dar vita a straordinari miglioramenti dell’esistenza individuale e collettiva, delle condizioni ambientali e delle relazioni tra i popoli. Una rivoluzione culturale che passa anche attraverso esperienze lavorative positive, etiche, sostenibili dove la parola d’ordine è collaborare invece di competere. Insomma, la decrescita è la possibilità di realizzare un nuovo modo di vivere ispirato meno al profitto e più al benessere.