di ELIZA MONFARDINI
Che cosa si intende per “città turistiche intelligenti”? L’argomento è stato trattato venerdì 13 dicembre in occasione della presentazione di un rapporto tematico sulle cosìddette “Smart Tourist Cities”. Questo studio, tra i primi tentativi del suo genere, ha preso in esame 32 città balneari di diversi comuni italiani in tutte le regioni, con particolare riguardo all’Emilia-Romagna. L’obiettivo è stato quello di analizzare e fare un primo bilancio, su come si stiano muovendo in ambito commerciale e soprattutto turistico. Con il termine “città turistiche intelligenti” vengono definite quelle realtà che hanno adeguato il loro modus operandi di fare vendita, cavalcando l’onda di uno strumento potentissimo ed attualissimo, il Web. Ci troviamo in un’epoca in cui “l’essere connessi”significa “esistere” a livello economico, in cui non ci si può più permettere di non essere presente, o visibile in rete, altrimenti si è automaticamente tagliati fuori dal mercato, il cui slogan è ormai “Sono on-line, quindi esisto!”
Le città turistiche vengono definite quindi intelligenti in connessione al grado di applicazione delle innovazioni, collegate alle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione e questo metro di giudizio sottolinea una profonda differenza, non solo fra una struttura turistica e l’altra ma, soprattutto, fra una località e l’altra.
In un momento di crisi globale come quello che stiamo attraversando, il turismo è una delle poche attività che risulta ancora in crescita, e nel 2013 si parla di un incremento del + 5%, decisamente superiore alle attese. In questa ascesa Rimini è presente in prima linea prepotentemente, elevandosi tra le località balneari italiane, con i suoi oltre mille hotels, gli arrivi (1,6 milioni) e i pernottamenti (7,6 milioni).
La ricerca è stata condotta e curata da Primo Silvestri di Europa Inform di Rimini, con il contributo di Aikom Technology e Eurocom Telecomunicazioni e il Patrocinio della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Rimini, ha cui hanno preso parte in qualità di relatori alcuni rappresentanti di Eurocom Telecomunicazioni ed esperti del turismo del territorio, come Patrizia Rinaldis, dell’Associazione Albergatori di Rimini che, nel suo intervento, ha voluto sottolineare come Rimini abbia un sito web tra i più forniti ed organizzati e che “l’allettante pacchetto turistico proposto non riguarda solamente l’offerta delle famose spiagge, ma bensì l’eccellenza di una città ricca di cultura e di arte, con un importantissimo patrimonio enogastronomico. Ricordiamoci – ha detto ancora la presidente – che la Romagna ha un peso dell’80% nel turismo dell’Emilia-Romagna, di cui il 40% è rappresentato dalla sola Rimini. Bisogna dunque riconoscere la valenza di questa magnifica riviera. Il futuro è un turismo di movimento ed innovazione, che mostri, come in una vetrina mediatica, questo territorio ricco di opportunità, attraverso la rete”.
Il mercato delle vacanze è profondamente cambiato e non si può più prescindere dai servizi tecnologici che sono diventati ormai un “must”, un vero e proprio dovere. La connettività Internet, nata quasi a scopo ludico, ora è fondamentale e fa la differenza per competitività sociale e imprenditoriale, sul territorio. Non serve più solo la brandina, l’ombrellone e l’hotel ma soprattutto l“altro”, perchè per il turista andare quindi in un albergo sprovvisto di connettività, crea disagio o addirittura un problema.
Ma la nostra vetrina Web di Rimini funziona davvero? Quali sono ancora i suoi limiti? Questa indagine ha evidenziato come sia ben curata la presenza del calendario degli eventi, l’elenco degli hotels e ristoranti e la disponibilità di mappe on-line, mentre su altre “chicche”, che fanno la differenza, c’è ancora da lavorare per diventare competitivi. In particolare sono ancora scarsi i luoghi dove poter acquistare biglietti on-line, inoltre la diffusione delle applicazioni (app) per telefonia mobile e i QR code, che facilitano l’accesso tramite cellulare e smartphone ai siti, risultano decisamente limitati. Nuove importanti e prestigiose iniziative di sviluppo turistico stanno rilanciando Rimini come primatista nel turismo, in particolare si è parlato dei più di 20 progetti comunitari in atto che coinvolgono la Provincia, la Camera di Commercio e il Comune e dell’obiettivo di costruire due piattaforme di programmi turistici volte ad aumentare l’eccellenza del sito già presente. In un settore come quello del turismo dove, visto il momento storico attuale, la concorrenza si è fatta sempre più aspra ed arguta, si può vincere solo in due modi: abbassando i prezzi ma rischiando di riuscire difficilmente a dare buoni servizi;oppure puntando proprio sulla qualità offerta. La chiave del successo è l’essere innovativi ed empatici, allo stesso tempo, con il potenziale turista, rimanendo “connessi” a ciò che accade nel mondo e cercando di comunicare con lo stesso linguaggio, che ora è rappresentato da Internet.
Dal rapporto sono emersi molti altri dati, tra cui ad esempio, che nel 2012, la Cina è il maggiore paese esportatore di turismo nel mondo e il primo paese europeo, con 1,3 milioni di arrivi di viaggiatori cinesi, è la Francia mentre l’Italia risulta solo al 21° posto, con i suoi 253.000 arrivi. Com’è possibile che la nostra penisola, che ha i tre quarti del patrimonio artistico e culturale del mondo, risulti così priva di competitività turistica? Il Web e Internet sono il mezzo di informazione del turista moderno, che decide dove passare le vacanze, prima documentandosi in generale, sui siti, sulle mète da poter visitare e poi quindi organizzando la vacanza e ritornando a navigare. Ormai i cataloghi, i giornali, la tv e le radio hanno poca influenza, mentre il Web la fa da padrone, con uno sconvolgente 53%. Secondo un’indagine fatta in Inghilterra, inoltre, risulta che criterio di scelta irrinunciabile per le famiglie sia la presenza, o meno, della wi-fi nella camera d’albergo, in quanto “i figli non vogliono rischiare di non rimanere connessi in rete con gli amici”.
Da una ricerca fatta su Trivago, una piattaforma che permette di distinguere fra le strutture con wi-fi nelle stanze o no, Rimini si piazza con un 41% mentre il primato spetta invece a Giuliano (51%), seguito da San Benedetto del Tronto (45%) e Roccella Jonica (44%). Innovazione e digitalizzazione del turismo sono gemellate con hotel che puntano alla qualità della struttura, che ormai preclude uno scontato discorso di relativa connettività, ma a Rimini gli alberghi a 4 o 5 stelle sono soltanto il 7% e questo è sicuramente un dato che la penalizza. Ma turismo non vuol dire solo hotel bensì anche luoghi pubblici o aperti al pubblico e la nostra riviera, in questa speciale classifica, invece si posiziona decisamente bene, essendo il capoluogo che svetta su tutti gli altri con 80 hotspot e 4 wi-fi. Anche i negozi hanno compreso che non essere in rete è sinonimo di fuori mercato, perchè un turista che programma la propria vacanza ha bisogno di “vedere ciò che il territorio offre”, anche in termini di strutture che gli facilitino il proprio soggiorno.
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