di DANIELE RUGGEI
Una primizia letteraria estiva di qualità, quelle che dopo averle mangiate lasciano una certa soddisfazione ed un sapore delicato. ‘’La stanza delle Orchidee’’, di Piera Paola Piazza, Edizioni Nuova Prhomos, è un libro che mette di fronte a se stessi in ogni pagina, ed in ogni pagina la felicità dei personaggi sembra a portata di mano, se non fosse per quel mistero…’’La stanza delle Orchidee’’ è un romanzo profondo, dove vengono sfiorati gli argomenti più importanti della vita: l’amore, la carriera, la bellezza. Argomenti apparentemente semplici, ma in queste pagine emerge la verità, l’amore puro, quello che non conosce le imposizioni sociali.
Le protagoniste sono due donne belle, sensuali, colte. ‘’Da piccola scrivevo filastrocche e leggevo molto. Prima mi sono dedicata per lo più alla poesia; da qualche anno mi occupo anche di prosa. Alle spalle uno studio approfondito della metrica e della stilistica, sia al liceo, sia all’università. Non meno fondamentale: l’ispirazione, la creatività e a volte anche il vissuto’’. La ‘Stanza delle Orchidee’ diventa un luogo d’incontro con se stessi. Dove si medita sulla propria esistenza, sulle proprie debolezze e su come sottrarsi dalle difficoltà.
Ma lei questa stanza in casa ce l’ha? ‘’Sì, non ci sono proprio le orchidee, ma è la stanza in cui, il passato, il presente ed il futuro si fondono per donarmi la libertà di essere me stessa. La fragranza delle orchidee è in ognuno di noi. Ognuno è unico. Nel libro vengono affrontati i temi della compassione e dell’incoraggiamento. C’è molta attenzione verso gli altri. Vi è un recupero della perduta umanità. La fede buddista mi ha aiutato nel cammino, mi ha permesso di uscire allo scoperto, per proporre un messaggio. La storia è il rapporto tra una madre e una figlia, dove la giovane deve tagliare il cordone ombelicale, ma… c’è di più. Insomma, il libro va letto e non raccontato’’.
Come vive un’artista nel 2013? ‘’Dovrebbe vivere senza limiti. Un’esistenza è artistica quando la si vive minuto dopo minuto e si ha la possibilità di scrivere negli attimi dell’ispirazione. Voglio dire che se si hanno orari di lavoro e cartellini da timbrare, purtroppo, è difficile cogliere l’attimo’
La storia si snoda tra Venezia, sua città natale e la provincia di Rimini, Misano Adriatico in particolare, cosa ha lasciato a Venezia e cosa ha trovato in Romagna? ‘’Venezia è la nostalgia, là ho imparato a vivere, qui sono rinata. Non tornerei indietro’.’ ‘’Ci tengo a ringraziare di cuore gli amici che mi hanno sostenuta e mi hanno aiutata a concretizzare questo sogno, in particolare Roberto Agostini, per il disegno di copertina; Carla Zancanaro per la consulenza letteraria; l’agenzia M&C Servizi di Vincenzo Maiorano e Ivana Migani per il marketing ed il supporto web.”
L’autrice ha esordito nel 1986, vincendo il terzo premio di poesia al Lions di Milano, presieduto dallo scrittore Ottiero Ottieri. Hanno commentato le sue pubblicazioni il poeta Dario Bellezza e la scrittrice Antonia. Arslan. Alcune liriche sono state inserite in un’antologia di poesia erotica, presentata dal regista Tinto Brass. Nel 1990 ha pubblicato il suo primo libro di poesie ‘’Vivere dentro – Vivere fuori’’ e nel 1993 un saggio di critica d’arte. Ancora nel 1993 ha vinto il Primo Premio Nazionale ‘’Francesco Petrarca’’ con la pubblicazione del suo secondo libro di poesie ‘’Dimore d’acqua’’; nel 1995 ha pubblicato il terzo volume di liriche ‘’Controvento’’.
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