di MILENA ZICCHETTI
Questa volta a stupirci è stata l’associazione Romagna Terra del Sangiovese. La proposta, è vero: suona un po’ retorica. Cibo, vino, cultura. Un tris ‘sacro’, talvolta violato e sciupato. Non in questo caso. Reduce da un ‘test’ in incognito a Predappio, l’iniziativa ci è parsa convincente. In sintesi: cene itineranti a tema nella nostra Romagna etichettate così: ‘Un novecento di personaggi romagnoli’. “Questa iniziativa – ci ha poi spiegato Roy Berardi che dell’associazione è direttore – nasce per promuovere il territorio e le sue eccellenze, ma anche gli imprenditori associati, siano essi ristoratori che produttori di tipicità. Nove cene itineranti, partite a dicembre scorso che termineranno ad aprile”.
Ma che si fa? “Ogni serata è caratterizzata da un particolare menù, preparato utilizzando i tesori della terra e dell’enologia di qualità della Romagna, il tutto accompagnato da un approfondimento culturale della storia del territorio e dei personaggi, protagonisti nel Novecento, che l’hanno maggiormente caratterizzata”. Infatti è così che funziona. Tra una portata e l’altra, infatti, un ospite d’onore ed esperto, intrattiene i commensali con il racconto di un particolare Personaggio, tratteggiandone la storia e le principali caratteristiche.
Unica tappa nel riminese, è prevista per il prossimo giovedì, dopodomani 27 Marzo, al Ristorante Casa Zanni di Villa Verucchio. Tema della serata: “Amarcord, Guerra e Fellini: la provincia del mondo”. Relatore d’eccezione di questo settimo incontro sarà Miro Gori, critico cinematografico e poeta dialettale (per anni direttore della Cineteca di Rimini), che tratteggerà la figura di Tonino Guerra e Federico Fellini, grandi esempi della genialità romagnola nel mondo e la loro, poco conosciuta, visione della Romagna adolescenziale. “La serata sarà dedicata in particolar modo al film Amarcord” ci anticipa Miro Gori “nato dalla collaborazione tra Fellini e Guerra. Per quanto mi riguarda, cercherò di mettere in rilievo il contributo fondamentale di Guerra al tessuto dialettale dell’opera. A questo scopo, mi servirò di testi, dialettali e non, di Tonino stesso”.
Il menù proposto per l’occasione dallo chef di casa, sarà composto da un budino di spinaci freschi con scaglie di pecorino e guanciale, in abbinamento ad un San Pascasio, Romagna Pagadebit dell’Az. Vitivinicola Campodelsole di Bertinoro, a seguire tagliatelle di farina integrale al sugo d’agnello e come secondo piatto, una noce di maiale in porchetta con verdure di stagione, il tutto accompagnato da un Roccamastino, Romagna Sangiovese Superiore della Cantina Casa Zanni.
Dopo la serata riminese, seguirà l’appuntamento del 3 aprile presso l’Agriturismo Trerè di Faenza, in cui si parlerà de “la cucina al tempo di Alfredo Oriani, il poeta che esaltò la bicicletta”, per concludersi in bellezza il 17 aprile, presso l’Agriturismo Cà Monti di Fontanelice, con un incontro su “Pellegrino Artusi, il Gigante della cucina italiana”. Tutte le serate hanno inizio alle ore 20:00 e il costo della cena è di Euro 28,00 (abbinamento di vini incluso) e occorre prenotare. Buona tavola!
© RIPRODUZIONE RISERVATA