di BERNADETTA RANIERI
Poco più di 150 persone identificate. Quasi dieci clienti al mese, settantotto verbali redatti per un ammontare di circa 60mila euro. Senza contare quelli che quotidianamente, o quasi, la fanno franca. Questi sono i numeri che riassumono l’attività delle forze dell’ordine da gennaio a metà agosto 2014 per il contrasto alla prostituzione sul territorio di Rimini. Numeri in crescita rispetto al 2013 grazie anche all’ordinanza sindacale entrata in vigore il 25 giugno. Infatti delle 78 sanzioni elevate, 52 fanno riferimento alla violazione dell’articolo 32 del Regolamento di polizia urbana, mentre 28 sono il frutto dell’applicazione dell’ordinanza del Sindaco.
Accanto, dunque, al divieto di esercitare attività sessuali a pagamento in strada “indossando abbigliamento indecoroso o indecente, ovvero mostrare nudità” pena una sanzione amministrativa, l’art.32 del regolamento di Polizia Municipale parla anche di ammonizione per il cliente o presunto tale. Ed è proprio il tema dell’intralcio alla circolazione stradale ad essere meglio precisato e messo in atto dall’ordinanza sindacale.
L’attività di contrasto alla prostituzione, da ordinanza, prevede infatti che possono essere puniti con una sanzione amministrativa pecuniaria fino a 500 euro (400 se pagati entro 60 giorni) non solo tutti i comportamenti diretti ad offrire prestazioni sessuali a pagamento, ma anche i clienti sorpresi a “richiedere informazioni concordando l’acquisizione di prestazioni sessuali a pagamento”. Oltre a ciò, “l’ordinanza punisce con le sanzioni previste dal Codice della strada coloro che alla guida di veicoli eseguono manovre pericolose o di intralcio alla circolazione stradale per porre in essere i comportamenti prima descritti”. Per tali comportamenti la sanzione amministrativa di 41 euro prevista è elevata a 54,67 se accertata in orario notturno, dalle ore 22 alle 7 di mattina”.
L’attività ha visto finora l’identificazione di circa 150 donne dedite alla prostituzione dislocate nelle aree individuate nella mappatura del fenomeno elaborata in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica: Viale Regina Elena, Viale Regina Margherita, Viale Principe di Piemonte, Via Cavalieri di Vittorio Veneto, Via Losanna, Via Guglielmo Marconi; su tutta la Strada Statale ”S.S. 16”- compresa tra il confine con il Comune di Bellaria-Igea Marina e il Comune di Riccione; su Piazzale Cesare Battisti, Via Dardanelli, Piazzale Carso, Via Principe Amedeo; in Via Varisco, Viale Eritrea e tutte le aree adiacenti a queste strade comprese. Una campagna di controllo serrata e congiunta tra le forze dell’ordine che non finisce e proseguirà fino al 15 ottobre , data di fine validità dell’ordinanza, e che ha visto anche l’apposizione di un ulteriore strumento deterrente: una serie di cartelli stradali che pubblicizzano il divieto di attività sessuali in strada lungo Viale Regina Margherita e Viale Principe di Piemonte.
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