di LUCA RIGHETTI. A quattro mesi esatti dalla sua elezione a Presidente della nuova Provincia di Rimini, Andrea Gnassi scopre le sue carte, conseguenza diretta della legge n. 56/2014 su “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”. Lo scorso 12 gennaio è stato infatti emanato un apposito decreto con cui vengono ridefiniti gli incarichi e gli assetti dell’ente provinciale. Nel documento si specifica che si è ritenuto “procedere ad una revisione dell’organizzazione interna all’Ente al fine di rispondere in misura sempre maggiore a criteri di flessibilità per consentire una razionalizzazione complessiva ispirata ai principi costituzionali di buon andamento, imparzialità, efficacia ed efficienza dell’attività amministrativa”.
Gli ambiti che aggregano le varie funzioni sono dunque cinque: il Servizio Affari Generali e gestione Risorse Umane affidato ad Isabella Magnani; il Servizio Ambiente, Energia e Agricoltura assegnato a Carlo Casadei; il Servizio Infrastrutture Territoriali e Tecnologiche con a capo Massimo Venturelli; il Servizio Pianificazione Territoriale e Mobilità gestito da Fabio Tomasetti; il Servizio Politiche Comunitarie, Turismo e Servizi alla Comunità assegnato ad Enzo Finocchiaro.
Come segretario viene confermato Carmelo Cilia. Massimo Venturelli è in capo anche al Corpo di Polizia Provinciale con comandante Maurizio Guidi. All’Ufficio Legale troviamo Isabella Magnani, confermata Vicesegretario Generale e a quello Statistica Fabio Tomasetti. “Gli incarichi dirigenziali – precisa il decreto – sono affidati tenendo conto dei risultati conseguiti in precedenti esperienze professionali maturate presso l’Ente, della formazione culturale e universitaria posseduta da ciascun soggetto interessato, delle attitudini dimostrate in precedenti esperienze, delle capacità manageriali, relazionali e di facilitazione dimostrate nelle esperienze maturate presso la Provincia di Rimini”.