Il problema sul tavolo è quello della taglia minima. C’è una legge europea che vieta alle imbarcazioni dei Paesi Membri di pescare vongole al di sotto dei 25 mm. Perchè secondo uno studio (peraltro dell’Università di Bologna) sembra che quella sia la grandezza minima affinché i molluschi raggiungano l’età riproduttiva. Al di là di questa “disputa” (ancora tutta da chiarire) il punto è un altro. Barche degli altri paesi, in primo luogo la Turchia, sono autorizzate a farlo. Siccome il mercato, anche quello del pesce, è da tempo globale, finisce che anche sulle nostre tavole arrivino vongole piccolissime, di 17-18 mm. Conseguenza: mercato domestico in ginocchio. A Rimini le proteste sono state eclatanti. Ricordiamo quella messa in scena dal presidente della Cooperativa lavoratori del mare, Giancarlo Cevoli, che l’anno scorso si è incatenato davanti agli uffici della Capitaneria di porto.
La questione è stata presa di petto dall’europarlamentare del M5 Stelle Marco Affronte che venerdì scorso , a Cattolica, ha parlato con i presidenti del Consorzio Generale Molluschi Bivalvi di Rimini e di Pesaro. L’incontro, fortemente voluto e organizzato dagli attivisti del Movimento 5 Stelle di Cattolica, s’è svolto in una sala con una trentina di pescatori. “Nell’incontro – ha detto l’eurodeputato che siede in Commissione Pesca a Bruxelles – ho ripercorso i passi fatti in Europa quest’anno, dall’ottenimento di uno studio scientifico sulle ragioni della moria delle vongole ai contatti con i Dirigenti del Ministero. Proprio su questo punto ho insistito parecchio: in questo momento stiamo tutti aspettando i piani di rigetto che Roma dovrebbe fornire entro fine mese. Lì è possibile individuare qualche soluzione rispetto al problema della taglia minima”. Ai pescatori ho anche promesso una cosa – dice Affronte. “Visto che la risposta della Commissione Europea è sempre stata ‘non ci sono studi scientifici ad avvalorare che la maturità della vongola viene prima dei 25 mm’ allora ho proposto che finanzino loro uno studio. Se lo fanno, prometto, lo porterò davanti alla Commissione di persona. Commissione dalla quale comunque aspettiamo entro poche settimane un approfondimento scientifico che avevo richiesto la scorsa primavera. I tempi sono maturi, sono fiducioso sul fatto che entro fine anno avremo gli strumenti giusti per uscire dalla crisi. L’incontro di oggi lo conferma: se ne esce solo tutti assieme, col dialogo e il lavoro.”
Renzo Marcaccini, presidente del CoGeVo di Rimini , si è detto soddisfatto dell’incontro: “Sono molto contento, e lo sono anche tutti gli altri pescatori, di come è andata. E’ sempre un valore aggiunto quello di ascoltare la situazione direttamente da chi la sta vivendo a Bruxelles. Da qui sembra che le cose siano sempre ferme, ma non è così, e c’è gente che lavora e le fa andare avanti. Devo ringraziare Marco perché davvero è stato il primo in assoluto ad interessarsi concretamente al nostro problema e a cercare una soluzione percorribile”. (d.c.)