Un putiferio che sta mettendo in agitazione decine di albergatori (e bagnini). I fatti. La neonata Fondazione per il turismo dovrebbe orchestrare tutta la promozione misanese fuori e dentro la città. Ha iniziato con un fascicolo che raccoglie tutti gli alberghi ed i bagni di Misano. Gli iscritti all’Associazione albergatori (un’ottantina) hanno potuto raccontarsi gratis con un’immagine; agli esterni invece è stato riservato solo nome, cognome e indirizzo. Infine, c’è una terza categoria. A pagamento (400 euro), sempre coloro i quali stanno fuori, potevano promozionarsi con una immagine nel pieghevole. Pieghevole che va per fiere e momenti pubblicitari.
La Confesercenti accoglie buona parte degli alberghi che sono usciti dall’Associazione guidata da Iliana Baldelli. Tirata in ballo, la Confesercenti con un pensiero scarno argomenta: “Stiamo cercando di chiarire alcune cose per eventualmente entrare nella Fondazione. Invece, su tutta questa faccenda vorremmo fare una chiacchierata con il sindaco Stefano Giannini, oppure con l’assessore al Turismo Manuela Tonini”.
“Mi sono stufato di stare dietro a queste cose”. E’ la replica secca di Luigi Bellettini, il presidente della Fondazione. “Da parte nostra – continua Bellettini – c’è stato prima un percorso lineare e trasparenza dopo. Vorrei ricordare che la Fondazione è un ente privato anche se il socio di riferimento è il Comune di Misano. Noi abbiamo presentato in bozza la brochure e Internet come strumenti promozionali. Abbiamo spedito una e-mail a tutti gli albergatori e abbiamo illustrato loro i due profili del pieghevole: il silver ed il gold. Il silver era per tutti uguale; invece il gold era gratuito per i soci dell’Associazione albergatori poiché fanno parte della Fondazione; mentre gli altri avevano la possibilità di essere presenti con la foto pagando 400 euro. Abbiamo fatto tutto questo sulla base del nostro statuto su mandato dei soci. Le risposte a chi contesta devono arrivare dal Comune e non da noi”.
“Coloro i quali fanno casino – affonda l’architetto Bellettini – si devono rivolgere all’amministrazione comunale e non alla Fondazione. Chi è fuori ha solo voglia di far rumore. Con la sfida che abbiamo di fronte la divisione non aiuta. Quando andiamo all’estero non conoscono la provincia di Rimini e noi andiamo a discutere su una fotina. A chi contesta ho sempre dato la massima disponibilità in qualsiasi momento; ora dico basta. Se loro continuano con questo profilo non ho più voglia di perdere tempo”.
Alla Fondazione rilevano che gran parte del bilancio viene fatto con la tassa di soggiorno. “E’ una barzelletta – argomenta Bellettini -. Nel 2016 il comune non ci ha girato la tassa ma soltanto un contributo. Forse nel 2016-2017 avremo la tassa nel nostro bilancio”. Chi conosce la storia di Misano ricorda che queste evitabili divisioni ci sono sempre state.