L’anno prossimo sarà il 150esimo della scomparsa di Gioacchino Rossini (29 febbraio 1792 – 13 novembre 1868). Sarà uno spot straordinario per le Marche e l’Italia a livello mondiale. Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci sta lavorando su più fronti.
Racconta: «Ci stiamo muovendo ad alti livelli: c’è la possibilità di avere un prodotto di grandissima qualità, come è stato per Recanati su Leopardi qualche anno fa. Sarebbe una promozione internazionale enorme: spero nelle prossime settimane di dare comunicazioni ufficiali in merito».
«Insistiamo sulla città della musica – continua Ricci -. Non solo per il riconoscimento Unesco, ma anche per moltiplicare concerti ed eventi. Partendo naturalmente dal Rof, dal Conservatorio e dalla grande esperienza di Rossini. Attraverso la cultura può crescere un pezzo di economia locale. Per Pesaro sarà occasione di visibilità in ambito nazionale e internazionale. Abbiamo coinvolto ministero degli Esteri, Istituti di Cultura, ministero dello Sviluppo economico. Rossini sarà ambasciatore della bellezza italiana nelle fiere mondiali, a partire dall’Expo del Kazakistan».
A partire dal museo rossiniano, allestito nel 2018 a Palazzo Antaldi in collaborazione con la Fondazione Carisp. Per il museo, investimento strutturale, destineremo un terzo dei fondi che arriveranno dalla legge speciale».
Ricci: “Nel nostro programma del 150esimo ci sono anche eventi e concerti rossiniani nei luoghi del sisma”.