Pizza Celebrativa Rossini e Raffaello, testimone dell’eccellenza marchigiana.
Base bianca, con fiordilatte e sottili fette di Casciotta d’Urbino, che potrà essere ulteriormente arricchita con salsa al tartufo nero, crema di patate allo zafferano del Montefeltro, oliva tenera ascolana del Piceno Dop, salsa verde del Rinascimento e Ciauscolo Igp con Carciofo di Montelupone, da attingere in ciotoline o piccoli vassoi con parti separate: è questa la pizza celebrativa Rossini e Raffaello, che potrà essere ulteriormente personalizzata a seconda della stagione, presentata questa mattina dalla camera di commercio e dalle associazioni agricole della provincia. Il progetto nasce in continuità con quello delle pizze “Terre di Rossini e Raffaello”, iniziativa che valorizza tramite la farcitura della pizza i prodotti locali di alta qualità, alla quale aderiscono una quindicina di ristoratori della nostra provincia.
“Il filo rosso che lega queste iniziative è appunto la qualità – ha spiegato Alberto Drudi, presidente dell’ente camerale -: quando parliamo di Rossini e Raffaello facciamo riferimento al bello stile riconosciuto nel mondo. La pizza che celebra questi due autentici colossi del nostro patrimonio culturale è caratterizzata proprio dalle eccellenze agroalimentari delle Marche, un modo per promuovere un settore chiave dell’economia regionale e per fare sinergia tra camera di commercio, associazioni di categoria, produttori e ristoratori”.
A proposito dei ristoratori, il vicepresidente della camera di commercio, Amerigo Varotti, ha ricordato che “dopo aver considerato per tanti anni le pizzerie come ristoranti di serie b, questo progetto conferma la forte vocazione di queste strutture ad entrare nel sistema della ristorazione dalla porta principale”. “Ingredienti del territorio e attenzione maniacale alla qualità – ha aggiunto – sono straordinari veicoli di promozione del territorio sui quali continueremo a investire”.
“Le farciture ci permettono di spaziare nell’ambito di eccellenze non solo pesaresi ma di tutta la regione – ha aggiunto Gianfranco Santi, membro di giunta camerale -: l’auspicio, infatti, è che questa pizza possa diventare un altro veicolo di promozione delle Marche, inserendola di diritto tra le top specialità della produzione agroalimentare italiana”.
“L’abbinamento privilegiato della Pizza Rossini e Raffaello è con i vini Doc di Pesaro e Urbino – da dichiarazione di Tommaso Di Sante, membro di giunta camerale – il Bianchello del Metauro Doc, il Colli Pesaresi Doc e il Pergola Doc. Il vino è un prodotto che bene esprime il territorio e l’abbinamento con la pizza ne esalta le qualità e non da ultimo la digeribilità.
Aggiunge Otello Renzi, esperto enogastronomico, che ha seguito il progetto fin dall’inizio, “la sensazione emozionale è data dalla vista , è una pizza da dipingere con sei ingredienti che ricordano i colori e in parte i sapori del Rinascimento: il giallo dello zafferano, il verde della salsa dell’epoca, il tartufo e la maionese che ricorda Rossini, al gusto la giusta lievitazione, consente di avere la giusta consistenza e su la base” neutra” di sapore e di colore, fiordilatte e Casciotta d’Urbino, si aggiungono colori e sapori diversi, l’aromaticità delle salse tartufo, verde e zafferano, la cremosità del Ciauscolo, la croccantezza dell’oliva ascolana del piceno fritta e per finire l’untuosità della maionese fatta a mano”.