Renata Tosi, sindaco di Riccione
L’intervento di Renata Tosi, sindaco di Riccione
Non permetto a nessuno di sindacare sulla opportunità, mia o dei membri di Giunta, di impiegare per le trasferte fuori città il servizio di conducente in auto a chiamata per incontri o appuntamenti istituzionali, né tantomeno, di fare affermazioni con malcelata approssimazione e disinformazione a scapito, non mio, ma dei riccionesi, come dimostrato incautamente in data odierna sulla stampa locale da esponenti di Patto Civico.
Per motivi semplici. Come ho già sottolineato ben altre volte in passato, dal momento del mio primo insediamento, lo ricorderà l’ex assessore, oggi esponente di minoranza per Patto Civico in Consiglio Comunale, da anni ho scelto di rinunciare alla costosa Audi A6, in possesso del Comune di Riccione, per ricorrere all’auto a chiamata con conducente nei soli casi di estrema necessità. Con questa decisione si è consentito un risparmio per le casse comunali, e quindi per i riccionesi, di oltre il 90% rispetto agli anni precedenti. I numeri sono inequivocabili. Esclusi i costi mantenimento dell’automobile per bolli, benzina e assicurazione, il contratto stipulato con una cooperativa che prestava un servizio di noleggio con conducente ammontava a 40.656,00 euro nel 2012 e 2013, 42.662,00 euro nel 2014 per essere drasticamente ridotto a 5.433,14 euro nel 2015, 2.398,00 euro nel 2016 e a 3.641,00 nel 2017.
Questo è stato il risultato immediato conseguito per la volontà di rescindere da subito il contratto precedente e mettere in vendita l’auto blu comunale. Questi sono numeri importanti che dimostrano la nostra reale intenzione di incidere in maniera significativa sugli sperperi precedenti. Questi sono i numeri che rendono imbarazzante la lista effettuata da Patto Civico circa le trasferte esterne, mie o di altri componenti di Giunta, effettuate nel 2018 con il servizio di auto a chiamata. Questo è il segnale di discontinuità dato rispetto al passato con l’eliminazione delle spese dell’auto di rappresentanza e del mega contratto precedente per l’autista a chiamata.
Vorrei peraltro aggiungere, che spesso risulta impossibile organizzare la giornata lavorativa prevedendo spostamenti in treno, poichè appuntamenti di lavoro e incontri pubblici richiedono una flessibilità di orari, tali per cui, occorre l’utilizzo dell’automobile.
Senza andare nel dettaglio di ogni singola trasferta, per quella recente compiuta al Viminale a Roma, della durata di una giornata, ho fatto ritorno a notte fonda a Riccione, piuttosto che soggiornare in hotel e rientrare il giorno successivo, con spese aggiuntive, seppur inerenti al regolare svolgimento delle mie mansioni. Senza badare ad orari e incombenze, con la mia automobile fuori provincia partecipo abitualmente, così come gli assessori, ad incontri pubblici non ricorrendo a servizi extra. Potrei soffermarmi su casi analoghi ma non voglio seguire le ossessioni di chi non sa realmente cosa significhi guidare una città come Riccione, per la quale stiamo lavorando con risultati evidenti in più settori. Non ho passione per le auto blu, ma per la mia città, che ogni giorno ho l’onore di amministrare.