L’ingresso principale della fiera di Rimini
La lettera
Marzio Pecci*
La vicenda Fiera prosegue in modo tumultuoso.
All’indagine promossa dalla Stampa sono seguite le dichiarazioni dell’AD che, invece, di tranquillizzare i cittadini hanno avuto l’effetto contrario e cioè quello di provocare non solo le dimissioni della responsabile della Vigilanza, ma anche quelle del vice-presidente Matteo Marzotto.
La vicenda non può essere liquidata col pressapochismo dell’AD perché la Fiera, deve essere chiaro a tutti, non è patrimonio né del Presidente, né dell’AD, ma di tutti cittadini del Comune e della provincia di Rimini.
Il Presidente, con la sua autorevolezza, ha il dovere spiegare, senza ritardo, al comune di Rimini ed alla Provincia di Rimini i fatti accaduti, i motivi che hanno scatenato l’indagine e, soprattutto quali provvedimenti intende prendere verso chi, in questi anni ha sostenuto in Fiera il sistema dei “favori, incarichi e parentopoli” ovvero, semplificando, la “lobby degli affari”, che la Vigilanza ha censurato con la propria indagine di controllo.
Va ricordato che l’Organismo di Vigilanza è incaricato di vigilare sulle attività dell’azienda per prevenire la consumazione dei reati durante la gestione dell’azienda stessa.
Poiché i fatti accaduti non possono essere ignorati dal Consiglio comunale, la Lega col capogruppo Marzio Pecci, ha attivato la Presidenza della Commissione di controllo e garanzia per l’immediata convocazione del Presidente, del vice Presidente Marzotto, dell’AD Ravanelli nonché della responsabile della Vigilanza l’avv. Claudia Domizia Perucca Orfei.
Purtroppo l’AD della Fiera, dott. Ravanelli, sottovalutando la gravità dei fatti, ha manifestato la propria indisponibilità, unitamente a quella del Presidente, chiedendo si spostare la convocazione dopo la quotazione in Borsa e cioé a metà dicembre.
La risposta, che non tiene conto della grave situazione che si è venuta a creare all’interno del Consiglio della Fiera, dopo le dimissione della responsabile della vigilanza e, oggi, aggravata dalle dimissioni del Vice Presidente Matteo Marzotto, appare arrogante ed irresponsabile e per questo il Consiglio di amministrazione della Fiera dovrà tenerne conto nei prossimi accadimenti.
*Candidato a sindaco della Lega nord a Rimini