Padiglione fieristico
7 giugno 2019 – Padiglione fieristico, Comune perde la causa. Deve pagare 750mila euro.
Con sentenza del 29 aprile scorso, il tribunale di Rimini ha condannato il Comune di Morciano di Romagna al pagamento di una somma pari a oltre 750mila euro quale corrispettivo per rate non pagate inerenti le opere edili realizzate e richieste dal Comune stesso nel 2010 nell’ambito del progetto di ampliamento del padiglione fieristico di via XXV Luglio, nonché per errati conteggi nel riconoscimento dei contributi per i kilowatt prodotti da un nuovo impianto fotovoltaico posto sul tetto della struttura oltre a interessi e spese legali. A seguito dei lavori si era instaurato un contenzioso tra Comune e ditta costruttrice sfociato in una causa presso il tribunale di Rimini. Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, il sindaco Giorgio Ciotti ha dato notizia della sentenza ai consiglieri comunali, annunciando anche l’intenzione, da parte dell’amministrazione comunale, di impugnare l’atto pur nella necessità di fare fronte alla condanna in termini economici.
Dichiarazioni del sindaco Giorgio Ciotti:
“La sentenza che è stata trasmessa nei giorni scorsi è la seconda, nel breve volgere di alcuni mesi, che vede soccombere il Comune rispetto a contenziosi risalenti al 2013/2014. Sentenze che complessivamente graveranno l’ente di un debito pari a circa a 1.500.000. Soldi non accantonati e non rinvenibili nel bilancio comunale. Così come abbiamo impugnato, nel 2018, l’ingiunzione di pagamento di circa 700mila euro inerente il riacquisto da parte del Comune della vecchia scuola media di via Roma, l’amministrazione comunale impugnerà anche questa ulteriore sentenza, ma le norme parlano chiaro: nell’immediato dovremo far fronte a questi debiti trovando le risorse necessarie. Morciano per la prima volta nella sua storia si trova ad avere a che fare con consistenti debiti fuori bilancio la cui copertura non è per nulla scontata e che certamente influiranno pesantemente sulle attività del Comune.
L’amministrazione comunale ha già costituito un tavolo di lavoro tecnico per definire nel dettaglio le attività da porre in essere da un punto di vista legale e amministrativo con l’obiettivo di non mettere le mani nelle tasche dei cittadini, cosa ad oggi per nulla scontata. La situazione è già stata posta all’attenzione della Procura Generale della Corte dei Conti per gli atti di competenza affinché gli eventuali errori dei singoli non debbano ricadere sull’intera comunità cittadina”.