Agosto
Rimini + 2,4 arrivi (+1,2 italiani e + 6,1 stranieri), – 0,6 presenze (-0,8 italiani, + 0,1 stranieri);
Riccione + 4,2 arrivi (+ 4,7 italiani, – 0,6 stranieri), – 1,2 presenze (- 0,2 italiani, – 9,4 stranieri);
Cattolica + 4,6 arrivi (+ 5,2 italiani, – 0,5 stranieri), – 1,2 presenze (- 0,4 italiani, – 6,6 stranieri);
Bellaria + 3,4 arrivi (+ 2,8 italiani, + 7 stranieri), 0 presenze (+ 0,7 italiani, – 3,4 stranieri);
Misano + 5,5 arrivi (+ 6,2 italiani, – 0,5 stranieri), + 0,5 presenze (+ 0,8 italiani, – 1,3 stranieri);
Provincia + 3,4 arrivi (+ 3,2 italiani, + 4,4 stranieri), – 0,6 arrivi (- 0,2 italiani, – 2,6 stranieri)
Commento Andrea Gnassi, sindaco di Rimini
“Il dato Istat dei primi 8 mesi dell’anno conferma le impressioni che via via si sono sedimentate durante la primavera e l’estate. Per tutto il balneare italiano è stata una stagione molto complessa, per diverse ragioni che vanno dall’aggressiva concorrenza di mete estere alle pressoché assoluta stasi e incertezza delle politiche nazionali sia sul versante della promozione che delle vere e propri politiche per gli operatori. Il territorio riminese, pur in questo contesto generale e dovendo fare i conti anche con la congiuntura del maltempo (a maggio 23 giorni di pioggia su 31 totali!), si registrano ancora segni più rispetto a una stagione 2018 molto buona, se non da record. In particolare questo dato vale per Rimini che, grazie soprattutto al suo crescente appeal sull’estero, si conferma città della vacanza 12 mesi all’anno, perché in grado di mettere assieme e armonizzare i diversi segmenti: dal balneare estivo, al fieristico/congressuale invernale e primaverile, fino alla ‘città d’arte’ e ai grandi eventi. Gli investimenti sulla cultura, sull’incremento di qualità urbana complessiva ci permettono di crescere anche in stagioni difficili per tutti ed è questo la via sulla quale dobbiamo, ripeto dobbiamo, continuare. Per Rimini il mercato estero è tornato dopo anni ad essere componente che pesa sensibilmente ed è in questa direzione che vogliamo continuare a muoverci con il parco del Mare, il Museo di arte contemporanea all’Arengo e il Museo Fellini, stante anche un mercato nazionale che ancora non è uscito, come altri Paesi europei, dalla crisi economica. Serve adesso un sostegno forte di politiche nazionali manageriali sia sul fronte della promozione che degli incentivi a migliorare la componente pubblica e privata. Ma serve anche la volontà condivisa di competere attraverso la qualità. Il principio e il fine di questo modello è la qualità: tutto deve essere chiaro, trasparente, non ci deve essere più spazio per chi evade fisco e tributi e poi magari propone prezzi stracciati nelle sue strutture ricettive. Sì a impresa, investimenti, modernizzazione; no a evasione e speculazione. In questo senso approfitto dell’occasione per ringraziare il Comando Provinciale della Guardia di Finanza per l’operazione fatta e per tutto il lavoro che svolge a servizio anche di un’industria turistica sana, di operatori onesti che agiscono nelle regole e competono grazie a qualità e creatività, e non a furbizie o vere e proprie azioni fuori dalla legalità.
Siamo a uno snodo, anche sul territorio riminese che è locomotiva del turismo in regione e in Italia. Questa stagione così contraddittoria ci mostra problemi ma anche le prospettive e le tracce di lavoro. Se si vuole mantenere la leadership bisogna lavorare, sia pubblico che privati, cercando di diventare sempre più mete esperienziali e uniche in grado di attrarre visitatori da ogni territorio e ogni Paese d’Europa. Lavorare su promozione della destinazione e sul prodotto, da rendere sempre più unico e attrattivo. E sano in ogni parte della filiera. L’esempio Rimini, e i suoi numeri statistici, dimostra che si può fare.”