Patrizia Deitos
Patrizia Deitos col disco nuovo disco il prossimo autunno: “Ho incontraro Greta Garbo”. Un album nuovo nei contenuti e decisamente controcorrente. Un album per alcuni versi italiano ma sempre con radici estere, in questo caso americane. Un album che per contenuti e scelta di atmosfere non ha nulla a che vedere con le attuali tendenze di mercato. L’album, pronto per l’autunno, ha in previsione l’uscita in anteprima di quattro singoli. Il primo, “Eyes”, brano di un raffinato compositore presente sul mercato internazionale da anni (Marco Versari) è già da una settimana su tutte le piattaforme digitali mondiali e, in 3 soli giorni, ha raggiunto le 300mila visualizzazioni con il videoclip ufficiale su Youtube. Per il tipo di canzone, decisamente una gradevolissima sorpresa. A breve seguiranno gli altri tre: “Olfattologia”, “La Bella Vestita” e “Sposarsi quanto costa”, scritte da Jeff Aliprandi con testi di Pasquale Panella. L’album contiene 10 brani tutti ovviamente inediti, a parte due canzoni di Marlene Dietrich rivisitate in chiave jazz da un originale arrangiamento di Simone Giannotti.
Come si può capire, di sorpresa in sorpresa. Forse il sonnolento mercato italiano potrebbe cominciare a meditare data la situazione oramai allo sbando. Patrizia non intende rilasciare interviste, questo è stato il patto con i produttori, ma rimanere sempre a latere. E’ cosa rara e apprezzabile, una cifra stilistica che va contro ogni logica di mercato ma…non era ciò che faceva anche Greta Garbo?
Circa 20 anni fa, una diciassettenne di Rimini approda a Miss Italia col titolo di Miss Romagna. Si tratta di Patrizia Deitos, 182cm di altezza, una massa di capelli biondissimi lunghi e a boccoli, viso aristocratico e raffinato. Tutti la danno come superfavorita, soprattutto testate importanti come Repubblica e Corriere. Gina Lollobrigida sottolinea: “è una statua greca, ragazze così non possono vincere Miss Italia…E’ troppo bella. Il concorso ha bisogno di ragazze più rassicuranti, la bellezza della porta accanto”. Mai vaticinio fu più indovinato perché la Lollo ne sapeva qualcosa: molti anni prima lei stessa aveva partecipato ottenendo solo il terzo posto. Ed esattamente così accade anche a Patrizia: si classifica terza tra lo sconcerto di molti giurati e di tutti i giornalisti accreditati presenti alla manifestazione. Una vera rivoluzione di cui le cronache rosa si occupano per qualche anno.
Patrizia ritorna così alla sua vita di studentessa liceale con la passione per il canto che studiava da anni regolarmente. Si spalancano però le porte dell’alta moda e, alla fine del liceo, entra nella “Riccardo Gay”, una delle agenzie più accreditate nel settore. Alterna le sfilate agli studi universitari brillantemente conclusi con la Laurea con lode in Storia Medievale. Gira il mondo senza mai prendere del tutto sul serio il proprio lavoro e soprattutto senza mai montarsi la testa. Sembra vivere “a latere” di ciò che fa e il motivo è oramai molto palese: a lei interessa davvero molto di più il canto. Approfitta pertanto degli agganci internazionali che il lavoro di supermodella le offre per entrare in contatti con artisti internazionali nel settore del jazz, del swing e del blues. Il tutto con la modestia che la contraddistingue da sempre, quasi in sordina. Dribla con molta perizia tutte le trappole italiane che la vorrebbero bella statuina sanremese o similia e più volte afferma di non essere interessata al microcosmo della discografia italiana e delle sue insidie. La dichiarazione su vari giornali europei che in Italia non esiste meritocrazia nel settore ( e, ahimè, non soltanto in quello!) e che la donna è ancora succube di clichés estremamente maschilisti le dà il colpo di grazia. Molti discografici e produttori musicali che ci avevano in qualche modo “provato” non gliela perdonano e l’accusano di snobismo, estromettendola dalla televisione dove aveva iniziato a lavorare sotto la cura attenta di Pippo Baudo che ancora oggi Patrizia ricorda con simpatia e affetto. Come del resto Fabrizio Frizzi.
Collabora con Platters, Gipsy King, Dionne Worwick, Simone Giannotti Jazz Septet e decine di altri artisti.
Si esibisce in centinaia di concerti in tutto il mondo, da Baku a Istanbul, da Norimberga a Valencia, Mosca, Marrakesh, Ginevra, Zurigo,Cannes…