Pontevecchio
“Parco delle Muse e delle Ninfe”, al Centro “Giovanni Santi” di Colbordolo si inaugura un percorso ideale in 28 tappe. Viene inaugurato sabato 23 marzo, alle ore 16.30, al Centro culturale “Giovanni Santi” di Colbordolo, un ideale percorso, chiamato “Parco delle Muse e delle Ninfe”, che il Comune di Vallefoglia intende proporre a cittadini e turisti: si tratta di 28 tappe che vedono le terre di Vallefoglia con un ruolo centrale tra Pesaro e Urbino, legato a Giovanni Santi (che ha i suoi natali a Colbordolo) ed ai temi delle ninfe, dell’acqua e del paesaggio. Luoghi, oggetti, storie e curiosità indicati in una mappa cartacea, ma che possono essere visitati anche consultando la piattaforma www.almaloci.it dove è presente una mappa interattiva con le località georeferenziate utilizzabili attraverso tablet e smartphone.
Il “Parco delle Muse e delle Ninfe”, che vede il patrocinio della Provincia di Pesaro e Urbino, è stato illustrato in una conferenza stampa al Centro “Giovanni Santi” dal sindaco di Vallefoglia Palmiro Ucchielli, dall’assessore alla cultura Mirco Calzolari, dal presidente dell’associazione “Quatermassx” Roberto Vecchiarelli (ideatore del progetto), dalla presidente dell’associazione culturale “Etra – Entra nell’arte” Antonella Micaletti (che lo ha realizzato insieme a Vecchiarelli) e dal responsabile della piattaforma www.almaloci.com Settimio Perlini. Presenti anche i giovani artisti Elena Manfrè e Lorenzo Sbroiavacca, che insieme a Lucia Cologni hanno collaborato al progetto con delle installazioni e la giovane Giada Trudu che ha realizzato lo stendardo ed il materiale di comunicazione (tutti e quattro frequentano l’Accademia di Belle Arti di Urbino).
“Vogliamo restituire a questo territorio – ha detto il sindaco di Vallefoglia Palmiro Ucchielli – quella centralità che aveva nella storia: tanti personaggi, insieme a Giovanni Santi, hanno avuto un ruolo importante, basti pensare a Terenzio Mamiani, Costanza Monti, Giulio Perticari e Giovanni Branca per Sant’Angelo in Lizzola, al conte Paciotti, architetto militare, per Montefabbri, a Girolamo Genga per Serra di Genga. Il tema delle muse, dell’acqua e del paesaggio è uno dei tanti punti di osservazione, partendo dalle tracce lasciate da uomini illustri e dalle numerose vicende delle terre di Vallefoglia”.
“Si tratta – hanno spiegato Roberto Vecchiarelli e Antonella Micaletti – di un progetto di lettura del territorio, un filtro attraverso cui guardare il paesaggio cercando di combinare diversi sguardi, legandoli stretti col filo dell’immaginazione e della poesia. Il baricentro di Colbordolo sposta l’attenzione dai due principali centri di Pesaro e Urbino all’area di Vallefoglia e si estende verso i due estremi della provincia, in un continuo gioco di rimandi tra un luogo e l’altro”.
Tra i 28 luoghi dove è possibile ritrovare ninfe, acqua e paesaggi, oltre al “Tempietto delle Muse” di Giovanni Santi al Palazzo Ducale di Urbino e alla sua riproduzione all’interno del Centro “Giovanni Santi” di Colbordolo, ci sono il Molino di Pontevecchio-Museo contadino, Torre Cotogna, il paesaggio di Coldelce, Serra di Genga e Ripe, il torrente Aspa a Gallo di Petriano, la Fonte dei poeti a S.Angelo in Lizzola, il sipario storico del Teatro Rossini di Pesaro, Villa Almerici a Pesaro e tanti altri ancora.
All’interno del Centro culturale “Giovanni Santi”, riallestito per l’occasione, saranno presenti, oltre ad una gigantografia della mappa, un’installazione video dove vengono ripercorse alcune tappe, realizzata da Filippo Biagianti dell’Ufficio stampa della Provincia di Pesaro e Urbino in collaborazione con Roberto Vecchiarelli ed una postazione di collegamento alla piattaforma www.almaloci.it curata da Settimio Perlini.