Coronavirus: sette imprenditori donano mascherinie.
Le prime mascherine realizzate e donate dall’imprenditore Andrea Acquaviva. Un grande aiuto che arriva da un concittadino titolare della Emmea, un’impresa che produce borse e accessori, e per l’occasione “riconvertita” alla realizzazione d mascherine. Ad abbracciare l’iniziativa, spiega Acquaviva, pure Valentina Giorgi, anch’essa produttrice di borse, che si è fatta carico del confezionamento di ulteriori pezzi. A questi si sono aggiunti ulteriori lotti di cui si sono fatti carico la TMV di Damiani e Fraternali, l’ECU discount di Cattolica, La Boutique di Stefano Zangheri e Domingo Salotti.
Le prime mascherine realizzate e donate dall’imprenditore Andrea Acquaviva. Un grande aiuto che arriva da un concittadino titolare della Emmea, un’impresa che produce borse e accessori, e per l’occasione “riconvertita” alla realizzazione d mascherine. Ad abbracciare l’iniziativa, spiega Acquaviva, pure Valentina Giorgi, anch’essa produttrice di borse, che si è fatta carico del confezionamento di ulteriori pezzi. A questi si sono aggiunti ulteriori lotti di cui si sono fatti carico la TMV di Damiani e Fraternali, l’ECU discount di Cattolica, La Boutique di Stefano Zangheri e Domingo Salotti.
“In particolare, quest’ultimi – spiega Acquaviva – oltre a farsi carico di un lotto di mascherine, stanno dando una mano con la produzione. In questo modo riusciamo a confezionarne giornalmente un maggior numero diminuendo i tempi di consegna”. Un totale di oltre 8 mila mascherine, quindi, che verranno suddivise tra Comune di Cattolica, Croce Rossa, Guardia di Finanza, Carabinieri, Guardia Costiera, Coi Protezione civile Valconca, la residenza per anziani Galli, le suore Maestre Pie, l’Auser, la Protezione Civile di Gradara e l’ospedale Infermi di Rimini. Le mascherine sono fatte con due strati di Tnt ed uno di materiale filtrante. Non hanno il “bollino” della certificazione, ma sono sicuramente una prima “barriera” utile a contenere la diffusione del virus.
“Ho preso questa decisione – ha spiegato in questi giorni Acquaviva – perché c’è un’assoluta necessità come mi hanno confermato gli Enti pubblici, la Croce Rossa, la Protezione Civile e l’ospedale di Rimini”. Va specificato che si tratta di un prodotto al momento non “certificato” ma sicuramente utile. “Le nostre mascherine – dice Acquaviva – le ho fatte testare dai medici e mi han detto che sono migliori di quelle che hanno loro in dotazione. Sto cercando anche il modo di farle certificare in maniera tale da poter dare un prodotto che sia ufficiale”. Un aiuto che servirà a chi è in prima linea contro l’emergenza. “Questo è lo spirito – conclude l’imprenditore cattolichino – che ci ha spinto a partire con la produzione delle mascherine. Penso che in una situazione del genere o tutti ci diamo una mano o non se ne esce”.