Mariano Gennari, sindaco di Cattolica
Lettera aperta al Sindaco di Cattolica Mariano Gennari
Alla luce di alcune Sue scelte, per me sbagliate, per le quali ho dissentito in maniera pubblica e trasparente, sto arrivando a una riflessione più ampia ed amara sulla sua condotta come Sindaco. Quasi quasi sento il bisogno di chiedere pubblicamente scusa alla mia città per aver contribuito con il mio voto e quello delle persone a me vicine alla sua elezione.
Molti penseranno che ciò sia determinato dalla rabbia per l’abbattimento di 57 Pini sani in via Trento che mi porta a questa affermazione.
Devo confessare che questa vicenda è stata la goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo.
Colmo per le iniziative sbagliate prodotte in questi primi 4 anni di
amministrazione della Città, soprattutto un protagonismo che ha avuto l’effetto di
impoverire sempre più la Giunta e ridurre ai minimi termini la capacità di Governo.
Tre Assessori dimissionari per contrasti evidenti con Lei sono la testimonianza
indiscutibile di un malessere insanabile che ha finito per instaurare ” un uomo solo al comando”.
Molte le decisioni che hanno disatteso le premesse e le promesse del Nuovo Corso iniziato con la presentazione di un Master plan che non si sa che fine abbia fatto.
.Tra i casi più eclatanti il mancato ripristino del doppio senso di marcia in via Del Prete, dopo aver dato, in campagna elettorale, ampia assicurazione e condivisione della giustezza
di tale intervento;
non aver predisposto nessun piano di viabilità urbana ,e continuo ricorso a palliativi per accontentare/scontentare tutti;
Il rifacimento di via Dante, oltre che peggiorativo rispetto la situazione precedente, che poteva
essere sistemata con interventi molto più economici , poi realizzata diversamente dal progetto iniziale,
con una colata di cemento che, per non vergognarci con i turisti, dicevamo che era il sottofondo di un lavoro da ultimare,
la stessa Amministrazione ha cercato di abbellirlo, con una piantumazione di palme non adatte al contesto.
Da Ottobre verranno proseguiti i lavori, con la costante ricerca del consenso
tramite interventi rassicuranti sulla pagine della stampa locale.
Si è proceduto in questi anni a interventi a pioggia senza un progetto
di Città ne dal punto di vista della mobilità, ne del commercio con
interventi chiaramente mirati , ma anche prontamente scongiurati grazie dalle iniziative dei cittadini ,come la privatizzazione
della Spiaggia Libera .
Ma sono anche gli interventi programmati per il futuro che destano
preoccupazione, partendo dal rifacimento del Lungomare che, così com’è, sembra destinato a
un semplice restyling . Serve un intervento che offra la possibilità di un rilancio forte della nostra
immagine. Una spesa di 4.500.000 euro non va sprecata con un semplice abbellimento,
Così desta molta preoccupazione l’intenzione di spostare il plesso della
scuola elementare di Piazza della Repubblica nella zona Macanno come
pure la realizzazione di due inutili supermercati alimentari nella stessa zona Macanno :
uno all’interno del VGS, avallato con decisione affrettata e non condivisa minimamente
nelle sedi istituzionali , l’altro che si può ancora scongiurare non approvando la variante
richiesta dalla proprietà .Diversamente si materializzerebbe ancora di più la scomparsa
delle attività dal centro cittadino con evidenti ripercussioni sociali.
Spero che in questi ultimi 7 mesi che mancano alle fine legislatura vengano assunti comportamenti
forti che dimostrino una inversione di tendenza, bisogna che si realizzi quel confronto
coi Cittadini, le Associazioni e le Forza politiche, che ad inizio legislatura prometteva
un cambiamento diverso da quel che è avvenuto finora.
Franco Tura