Lettera al presidente della Repubblica di una bimba di terza elementare
Il padre: “Inviata al Quirinale e al sindaco di Riccione Tosi”
Il padre: “Inviata al Quirinale e al sindaco di Riccione Tosi”
“Caro signor Mattarella, scusi per il disturbo sono Adele e faccio la terza elementare, le volevo chiedere se è possibile riaprire la scuola”. Esordisce così la lettera che la piccola Adele ha scritto al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Papà, chi è la persona più importante in Italia? – racconta Luca babbo di Adele – il presidente della Repubblica, le abbiamo risposto noi! Ma perché lo vuoi sapere? E lei c’ha stupito tutti, voglio scrivere una lettera, sono stufa di stare al computer, mi mancano le maestre. E così ha fatto. La lettera l’ho poi ricopiata e inviata per mail al Quirinale, ai giornali nazionali e locali della provincia, poi l’ho messa su Facebook, l’unica che ha risposto subito è stata la sindaca di Riccione”.
Ecco cosa scrive Adele a Mattarella al quale chiede di riaprire le scuole: “Magari – si legge nella lettera – andiamo con la mascherina, i guanti, e tra compagni non ci prestiamo le cose, stiamo meno ore. La prego per favore, riapra le scuole. Io non ci capisco più niente, sai quanti compiti non avrò fatto? Tra video riunioni, schede e video non imparo niente. Anche se le mie maestre sono super brave non riesco ad imparare. A me basterebbe anche andare a scuola da sola con la mia maestra, però questo era solo un esempio per farti capire che io senza scuola sono persa tra le nuvole. Lo so che la metto in difficoltà, però spero che lei mi ascolterà e vedrà la mia lettera”. Firmato Adele da Riccione.
“Adele è stata felicissima quando è stata con contattata dalla sindaca e devo dire che una risposta i ragazzi la meritano. Ho tre figlie e come Adele anche la più grande che deve fare la maturità è molto dispiaciuta di non poterla sostenere come tutti, fare l’esame finale per lei, che molto brava, era un punto di arrivo”.
Ecco cosa scrive Adele a Mattarella al quale chiede di riaprire le scuole: “Magari – si legge nella lettera – andiamo con la mascherina, i guanti, e tra compagni non ci prestiamo le cose, stiamo meno ore. La prego per favore, riapra le scuole. Io non ci capisco più niente, sai quanti compiti non avrò fatto? Tra video riunioni, schede e video non imparo niente. Anche se le mie maestre sono super brave non riesco ad imparare. A me basterebbe anche andare a scuola da sola con la mia maestra, però questo era solo un esempio per farti capire che io senza scuola sono persa tra le nuvole. Lo so che la metto in difficoltà, però spero che lei mi ascolterà e vedrà la mia lettera”. Firmato Adele da Riccione.
“Adele è stata felicissima quando è stata con contattata dalla sindaca e devo dire che una risposta i ragazzi la meritano. Ho tre figlie e come Adele anche la più grande che deve fare la maturità è molto dispiaciuta di non poterla sostenere come tutti, fare l’esame finale per lei, che molto brava, era un punto di arrivo”.
“Come Adele, chissà quanti bambini italiani hanno scritto al nostro presidente Mattarella in questi giorni. Immagino migliaia e noi come Comune di Riccione ci uniamo ad ognuno di quegli appelli – ha detto il sindaco di Riccione Renata Tosi – perché il rapporto umano, si sa, nell’insegnamento è insostituibile. Resto convinta che si debba ripartire, con sicurezza, come dice Adele con tutte le precauzioni del caso, ma l’importante è ricominciare per le famiglie come quella di Luca, per le tante attività, per i cittadini e studenti”.