Confesercenti, commercio: il decalogo per la politica.
In sintesi, i temi più rilevanti che Confesercenti chiede di affrontare alla nuova Assemblea:
– Riconoscimento del valore essenziale che ricopre la micro e piccola impresa, vera anima del sistema economico regionale, attraverso politiche pubbliche di incentivi per la riqualificazione, l’alleggerimento degli oneri burocratici e dei tributi fiscali locali, favorendo il ricambio generazionale e il rafforzamento delle realtà imprenditoriali, combattendo ogni forma di abusivismo e concorrenza sleale;
– Misure a supporto dello sviluppo dell’innovazione e della green economy che tengano conto delle peculiarità imprenditoriali della piccola e media impresa e delle caratteristiche dei settori del commercio e del turismo;
– Una politica della formazione professionale sempre più orientata all’occupazione; al sostegno della formazione continua e permanente nelle imprese; a interventi specifici anche per i titolari d’impresa;
– Agevolare l’accesso al credito da parte delle imprese del commercio e del turismo, con procedure semplificate, anche valorizzando il ruolo dei consorzi fidi; predisporre incentivi e bandi finalizzati alle esigenze specifiche delle piccole e medie imprese; orientare sempre di più verso le imprese e il lavoro i fondi della nuova programmazione europea;
– Rimodulare le tasse locali, in particolare la TARI che sta diventando un balzello insostenibile per molte imprese del commercio e del turismo, sul principio che ad identiche attività devono corrispondere identici trattamenti e tariffe;
– Sul tema delle infrastrutture: realizzare il Passante di Bologna in tempi rapidi; collegamenti ferroviari veloci fra la stessa stazione di Bologna con le altre località turistiche della nostra regione e fra le diverse località, in particolare quelle della costa romagnola sfruttando le potenzialità del People Mover; compimento della Cispadana; reinserimento fra le priorità del tracciato autostradale fra Ravenna e Venezia; rafforzamento del sistema aeroportuale regionale;
– Lotta ai fenomeni di abusivismo e concorrenza agevolata, ripristinando una situazione di mercato più equa, dove tutti i protagonisti possano competere ad armi pari e si creino le condizioni per recuperare quote di evasione e maggiori garanzie per i consumatori;
– In un quadro generale di misure fiscali sempre più oppressive, aumento dei costi di gestione e stagnazione dei consumi, la rete commerciale di vicinato è a rischio di sopravvivenza. Occorre un tavolo di confronto permanente per l’individuazione delle azioni più adeguate per il rilancio del settore;
– Riordino generale della normativa regionale del turismo garantendo il principio che tutte le “attività” turistiche operino nel rispetto delle medesime regole e condizioni.
– Continuare ad investire in promozione sui mercati internazionali e nazionale, tarando gli interventi verso quegli eventi in grado di garantire opportunità reali di commercializzazione dei nostri prodotti turistici.
– Misure a supporto dello sviluppo dell’innovazione e della green economy che tengano conto delle peculiarità imprenditoriali della piccola e media impresa e delle caratteristiche dei settori del commercio e del turismo;
– Una politica della formazione professionale sempre più orientata all’occupazione; al sostegno della formazione continua e permanente nelle imprese; a interventi specifici anche per i titolari d’impresa;
– Agevolare l’accesso al credito da parte delle imprese del commercio e del turismo, con procedure semplificate, anche valorizzando il ruolo dei consorzi fidi; predisporre incentivi e bandi finalizzati alle esigenze specifiche delle piccole e medie imprese; orientare sempre di più verso le imprese e il lavoro i fondi della nuova programmazione europea;
– Rimodulare le tasse locali, in particolare la TARI che sta diventando un balzello insostenibile per molte imprese del commercio e del turismo, sul principio che ad identiche attività devono corrispondere identici trattamenti e tariffe;
– Sul tema delle infrastrutture: realizzare il Passante di Bologna in tempi rapidi; collegamenti ferroviari veloci fra la stessa stazione di Bologna con le altre località turistiche della nostra regione e fra le diverse località, in particolare quelle della costa romagnola sfruttando le potenzialità del People Mover; compimento della Cispadana; reinserimento fra le priorità del tracciato autostradale fra Ravenna e Venezia; rafforzamento del sistema aeroportuale regionale;
– Lotta ai fenomeni di abusivismo e concorrenza agevolata, ripristinando una situazione di mercato più equa, dove tutti i protagonisti possano competere ad armi pari e si creino le condizioni per recuperare quote di evasione e maggiori garanzie per i consumatori;
– In un quadro generale di misure fiscali sempre più oppressive, aumento dei costi di gestione e stagnazione dei consumi, la rete commerciale di vicinato è a rischio di sopravvivenza. Occorre un tavolo di confronto permanente per l’individuazione delle azioni più adeguate per il rilancio del settore;
– Riordino generale della normativa regionale del turismo garantendo il principio che tutte le “attività” turistiche operino nel rispetto delle medesime regole e condizioni.
– Continuare ad investire in promozione sui mercati internazionali e nazionale, tarando gli interventi verso quegli eventi in grado di garantire opportunità reali di commercializzazione dei nostri prodotti turistici.