Gianfranco Vanzini
di Gianfranco Vanzini
Siamo nati. Così ogni mattina, per tutta la vita, quando ci risvegliamo, con la stessa luce del primo giorno
a ferirci di nuovo gli occhi, affronteremo un nuovo giorno, che potrà essere se lo vogliamo, una nuova, piccola nascita, altri mondi umani da conoscere, altre esperienze da vivere.
Un giorno forse incontreremo la persona della nostra vita, quella a cui promettere tutto, e allora ci accorgeremo ancora una volta quanto sia grande la forza innovatrice dell’amore.
Sorgeranno in noi nuovi progetti, il desiderio di una nuova casa, di un nuovo assetto per la nostra vita… finché arriverà, come un turbine, a spazzare va di nuovo ogni abitudine e ogni ripetitività, la nascita di un figlio: ci ritroveremo di novo bambini-adulti, grati per l’esperienza della genitorialità, per il dono ricevuto, a carponi a osservare di nuovo una formica o una farfalla, a ridere per le cose semplici della vita, come un tempo. I figli non sono forse una nuova giovinezza? Una giovinezza ancora più bella, più consapevole, più gradita, nel suo apparire quasi inaspettata?
Ogni uomo è un “nuovo inizio”, il principio di una storia inedita, ogni uomo è un “iniziatore” di una discendenza biologica, di gesti, azioni, imprese, che solo lui compirà, che solo grazie a lui verranno all’esistenza dal nulla. Ogni uomo dopo essere nato vive una nascita interminabile, più che nascere il suo è un “ andare nascendo “. L’uomo infatti, a differenza dell’animale porta in sé una “divina insoddisfazione”, un desiderio mai domo, e scopre che non è mai nato del tutto. L’uomo come dice la filosofa spagnola Maria Zambrano “ E’ una creatura non formata una volta per tutte e non terminata… ma quando questo mendicante dell’essere che ha accettato la fatica e la gioia di rinascere, sostenuto dalla fede e dalla speranza e incalzato dall’amore potrà davvero nascere del tutto? La Zambrano, cattolica, vi accenna brevemente nella conclusione al suo il Corpus Domini a Firenze : “ Signore, Finiremo di nascere del tutto nel tuo Paradiso?