Massimo Monticelli
Teatro Dimora: spettacolo di Monticelli aperto al pubblico il 20 giugno alle ore 19
Prova aperta al pubblico al termine della
residenza creativa per la ricerca e la composizione
del nuovo spettacolo di Massimo Monticelli
dal titolo Cassandra o della Verità
Vincitore del bando ERetici. Le strade dei teatri (seconda edizione)
Nel foyer l’esposizione OSSESSIONE CHROMA di Riccardo Chitarrari
Massimo Monticelli
Bolognese di nascita, si è diplomato al Trinity Laban Conservatoire of Music and Dance di Londra, con una parentesi di studio al Conservatoire National Supérieur di Parigi, dove ha lavorato con Rachid Ouramdane. Ha trascorso in seguito un anno nella compagnia VERVE, portando in tournée internazionale un mixed bill di Joan Clevillé, Ben Wright, Maxine Doyle e Noa Zuk, conseguendo un MA in Dance Performance presso la Northern School of Contemporary Dance di Leeds (UK). Danzatore freelance con base a Bologna, Monticelli danza con la Compagnia DNA diretta da Elisa Pagani, di cui è assistente e collaboratore, e in cui lavora anche come responsabile di produzione. Sempre a Bologna, insegna danza contemporanea presso Alma Studios e si occupa dell’organizzazione dei percorsi professionali di Alma PRO, con la direzione artistica di Elisa Pagani. Contemporaneamente al percorso formativo nella danza, ha completato la laurea triennale in Lettere presso l’Università di Bologna, dove attualmente frequenta il corso di laurea magistrale in Discipline del Teatro.
BIO RICCARDO CHITARRARI
Riccardo Chitarrari, brutartist. Autodidatta e fuori dalla cultura artistica ufficiale, opera indipendentemente manifestando uno spirito creativo che abbraccia la filosofia dell’Art Brut dove l’unica regola è proprio quella di non avere regole. La privazione della regola permette la creazione di un vocabolario artistico del tutto personale, una matrice che incarna diversi mondi artistici, dalla Secessione Viennese fino ad arrivare al Graffitismo Americano. Ma lui non lo sa. Il tutto nasce da una determinata ed energica necessità interiore che si rivela attraverso una vera e ossessiva ricerca di un cromatismo divergente, manifestandosi in due piani differenti: il primo è l’impatto estetico e quindi visivo, mentre il secondo, concettuale, è la rivelazione del colore (negativa o positiva) con lo scopo di deviare l’osservatore, se non è consapevole di ciò che osserva. Nel corso della sua attività artistica ha esposto in diversi eventi, sia regionali che nazionali.