La lettera
Capiamo gli amici del pd di Riccione che lontani dall’amministrazione da diversi anni abbiano le
idee un po’ confuse ma le basi non andrebbero mai perse. Un edificio vetusto, collabente,
devastato al suo interno, di alcuna qualità architettonica e funzionale, senza standard e parcheggi –
tipo la palazzina ex-smart – costa più ristrutturarla che costruirla ex novo. La sostituzione edilizia,
ove possibile, è un’operazione virtuosa che porta alla sostituzione dei vecchi fabbricati senza
qualità, energivora e sismicamente precaria, funzionalmente datata e sottodotata, con il nuovo
paradigma del buon costruire eco-compatibile sia in termini edilizi che urbanistici, a costi, come
detto, comparabili, se non inferiori. E’ quello che abbiamo fatto con le proprietà pubbliche tipo le
scuole, con il museo, che faremo con l’ex macello, e che molti operatori economici, sfruttando le
opportunità delle nostre norme edilizie, stanno realizzando in città sulle loro piccole e grandi
proprietà. Per cui demolire è un presupposto per ricostruire ed è, nel caso specifico, anche un
segnale iconico ‘di buttare via il vecchio – macchiato di sangue – e costruire il nuovo’ tipo le ruspe
sulle ville dei Casamonica a Roma.
Non ultimo consiglierei agli amici qualche ripetizione anche dall’ex magistrato Giancarlo Caselli che
in una recente lettera aperta al Governo richiede alcune mosse sulla gestione dei beni confiscati;
“Beni confiscati, la svolta in tre punti” che appoggia sull’assioma che sottoscrivo integralmente,
“più legalità=meno mafie; meno mafie=più sviluppo”:
1) Fornire dell’Agenzia nazionale risorse adeguate per smaltire la gran mole di lavoro
accumulata;
2) Fornire risorse ai Comuni per gestire i beni assegnati;
3) Accelerare le procedure penali di confisca e riassegnazione.
Proposte concrete che controfirmo come Onorevole e come Assessore e che mi impegno ad
appoggiare per ottenere risultati concreti, oltre le chiacchere e le passerelle che cedono alla
tentazione del professionismo anti-qualcosa.
Come Lega amiamo l’arrosto più del fumo e soprattutto le ruspe…quando servono.
Onorevole Elena Raffaelli