Chi ha sempre voluto, in diversi ambiti pubblici, perseguire il progresso sociale ed economico del territorio riminese, cercando di coniugare la buona amministrazione con l’azione di governo locale del centrosinistra, non può che rimanere assai preoccupato per l’andamento della discussione apertasi nel PD di Rimini sulla scelta del proprio candidato a sindaco nelle prossime elezioni amministrative di ottobre.
Una preoccupazione che ha superato il limite dopo il ricorso alle carte bollate registratosi negli ultimi giorni.
Si sta alimentando un clima che mina irresponsabilmente la capacità di affrontare, con unità politica e programmatica, l’impegnativa sfida elettorale e che soprattutto, nel far ciò, sembra voler mettere in secondo piano o addirittura tacere, come se fosse cosa ordinaria, il gran lavoro che il sindaco Gnassi e la sua Giunta hanno compiuto in questi anni nel far diventare Rimini una della città più vive e moderne del Paese. Dieci anni straordinari che hanno visto, pur fra difficoltà non piccole, per ultima quella pandemica, la comunità riminese muovere ulteriori passi in avanti sul fronte della qualità urbana, della sostenibilità ambientale, della ricchezza culturale, e più in generale della qualità della vita. Non si può non partire, dunque, quando si ragiona di come e di chi deve prendere in mano il patrimonio che il sindaco uscente consegna al suo successore, dal lavoro svolto e da chi ha la conoscenza, la competenza, l’esperienza, le qualità morali per assolvere all’impegnativo compito di proseguire sulla strada tracciata, tanto apprezzata in questi anni dai cittadini.
A maggior ragione in un momento così denso di passaggi cruciali per le città e per il Paese che ruota attorno all’importante Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Piano che chiama in causa l’azione primaria delle comunità locali proprio sulle sei “missioni strategiche” che esso disegna e che è giusto ancora una volta sottolineare per non perdere l’orizzonte delle sfide aperte: Digitalizzazione e Innovazione; Rivoluzione verde; Mobilità sostenibile, Istruzione e Ricerca; Coesione e inclusione; Salute.
Per questi semplici motivi i sottoscritti firmatari, appartenenti alla significativa esperienza di governo del centrosinistra riminese, auspicano che nella direzione comunale del PD di sabato prossimo esca una proposta nominativa, chiara e motivata, da offrire a tutta la coalizione – e che dalla stessa sia apprezzata – per poi mettersi subito all’opera facendo crescere, innovandola, la irrinunciabile tradizione di buon governo locale.
Tiziano Arlotti
Marco Bruscolini
Nando Fabbri
Giovanna Filippini
Sergio Gambini
Lino Gobbi
Elisa Marchioni
Nando Piccari
Terzo Pierani
Massimo Pironi
Roberto Piva
Stefano Vitali
Donatella Turci