di Gianfranco Vanzini
Lo scorso 31 ottobre è uscito sul sito della Banca Popolare Valconca un “Comunicato chiarezza: Fusione BPV e Blu Banca”.
Io mi sarei aspettato alcuni dati concreti e la spiegazione del perché il valore del Patrimonio Netto della nostra banca, pari a euro 59,3 milioni come autorevolmente certificato da: Direttore Generale, Consiglio di amministrazione al completo, Collegio Sindacale, Società di Revisione, e visionato anche da Banca d’Italia (tutti al di sopra di ogni sospetto di incompetenza e/o preparazione) è passato dai 59,3 milioni su indicati a 8,6 milioni, con una svalutazione di euro 50,7 milioni e un valore delle azioni che passa da euro 5,6 cadauna a euro 0,81. Una magia? O un regalo?
Il comunicato (fra l’altro firmato in maniera anonima Banca Popolare Valconca spa) lungo e pieno di affermazioni vaghe e metodologiche, con qualche avventato giudizio verso chi si è premurato di offrire ai soci gli unici elementi a nostra disposizione per poter fare una valutazione serena e corretta, non spiega niente.
Cara Banca Popolare Valconca spa (non essendoci nessun firmatario devo per forza rivolgermi informalmente alla Banca che firma), per cortesia ci vuoi dare una qualche spiegazione del perché hai accettato di vedere ridotto il tuo Patrimonio dell’ 85%, regalando agli acquirenti, perché di acquirenti parliamo e non di partner, quasi tutto il tuo patrimonio?
Le chiacchiere valgono poco, sono i numeri che contano e tu non ce ne hai fornito nessuno. Non ti sembra un po’ poco?
Ad un certo punto nel documento si legge: “…tutte le principali attività, quali ad esempio, immobili e partecipazioni (esempio CSE) sono stati analizzati e non risulta siano emerse plusvalenze latenti (cosi come correttamente rappresentato nel Bilancio della Banca) che possono fare ritenere che il Patrimonio Netto sia maggiore, come talune affermazioni non veritiere e sempre fuorvianti vorrebbero fare credere”. Quali? E di chi?
Siccome l’unico che ha citato i numeri del Bilancio e la valutazione dei cespiti di proprietà della Banca sono stato io, ci tengo a precisare che io non ho mai parlato né scritto di plusvalenze latenti, mi sono sempre e solo riferito ai dati riportati nel Bilancio della Banca (che non è né fuorviante né non veritiero). E’ un dato di fatto chiaro e preciso.
Quelli che hanno fatto la valutazione della Banca portando il valore da 59,3 milioni a 8,6 milioni come hanno fatto?
Quali elementi e/o dati hanno preso in esame e valutato? Sono tre mesi che chiedo questi dati, attraverso le colonne de La Piazza da luglio in avanti, ma nessuno li ha mai forniti.
I valutatori di elevato standing hanno trovato delle minusvalenze? Se così fosse è possibile conoscerle?
Volete spiegarci come hanno/avete fatto i conti? Non a chiacchiere però, ma con dati certi e verificabili da tutti.
Il sottoscritto e i soci della Banca Popolare Valconca non sono esperti di valutazioni bancarie, ma non menano il can per l’aia e sanno leggere e scrivere. Siete pregati di tenerne conto. Grazie.
Da ultimo, ma non per importanza, come fa Blu Banca ad aprire filiali in Emilia Romagna con il marchio BPV, come ha recentemente dichiarato in una intervista il Direttore Generale Dario Mancini, se la Banca Popolare Valconca, banca incorporata, come è scritto nel Progetto di Fusione e come avviene logicamente e normalmente a fusione perfezionata
CESSA DI ESISTERE?
(Progetto di fusione pag. 5:” La fusione determinerà, alla data del perfezionamento della stessa, l’estinzione della Società Incorporanda”.)
Mi dispiace, ma a queste condizioni NON CI STO e invito i soci a fare altrettanto. Un bel NO alla prossima assemblea.