di Gianfranco Vanzini
Continuiamo ad approfondire, sempre con l’aiuto della dottoressa de Mari (La Verità del 17,01,22) il tema della depressione, particolarmente presente in questi ultimi tempi.
“La depressione è contagiosa. Le persone tristi, depresse sono contagiose. Una persona triste o depressa può contagiare con il buio che porta dentro tutti coloro che la circondano. Ascoltare lamentele per più di trenta minuti secondo alcuni neurobiologi spegne alcune aree cerebrali. A questo si aggiunge l’effetto “nocebo”: se parlo per mezz’ora del mio dolore alla schiena questo dolore occupa tutta la mia mente e lo percepisco in maniera molto più drammatica. L’effetto nocebo è il contrario dell’effetto “placebo”: consiste nello stare peggio se penso ai miei guai o ne parlo, mentre l’effetto placebo mi fa sentire meglio se mi sento amata e curata. Parlare del mio mal di schiena lo peggiora e affligge il prossimo. Che ho mal di schiena lo si può dire al fisioterapista o all’ortopedico: così non mi sto lamentando ma sto risolvendo il problema. Se ne parlo a mio marito, soprattutto dopo 20 minuti è lamentazione sterile. Uno strazio.
Lamentarsi è spesso il difetto di noi fanciulle. Piantiamola, qualsiasi sia il problema niente lamentazione con i nostri figli. Mai. Non lamentarsi mai del proprio coniuge perché, solo i deficienti sposano i cretini. Parlare male del proprio coniuge non ci dà un’aria intelligente. Farlo con i figli è una vigliaccata.
Da qui deduciamo l’undicesimo comandamento: non lamentarti mai. Peggiora il tuo stato mentale e fa stare malissimo gli altri. Inoltre lamentarsi ci costringe a togliere l’attenzione da quello che sta funzionando. Il solo fatto che siamo vivi significa che qualcosa sta funzionando, perché parlare solo di quello che non funziona?
La prevenzione della tristezza è la gratitudine, termine che contiene la parola “grazie”. Ringraziamo per qualsiasi cosa: l’aria che respiriamo, la luce che illumina i nostri occhi, il sole che sorge. E la tristezza sparirà.
Diciamo grazie per ogni cosa: per aver dormito in un letto pulito, in una stanza non bombardata, per le nostre cucine dove riscaldiamo il latte, per i biscotti nella credenza, per gli occhi per guardare, e se non li abbiamo, per il respiro.
Grazie è la preghiera più corta e straordinariamente efficace. La gratitudine ci dà un assetto di neurotrasmettitori perfetto, protegge le nostre arterie, potenzia il sistema immunitario.
Mi sembra una ricetta, tutto sommato, abbastanza semplice. Io provo ad applicarla subito dicendo grazie a tutti quelli che saranno arrivati a leggermi fino alla fine. Buon giornata a tutti.