Ho un figlio in gamba, maturo e, soprattutto, entusiasta della vita, della scuola e del rapporto con i suoi amici. Non è uno studioso, ma essendo un ragazzo sveglio se la cava sempre. Oggi ha preso la prima insufficienza grave che io ho accolto come un incidente di percorso senza essere autoritario con lui. Se vogliamo una sufficienza nella stessa materia la prossima volta devo sostenerlo pur facendogli capire che questo è il suo lavoro e deve investire bene.
Quindi autorevolezza sì, ma senza autorità e aggressività. Soprattutto non gli devo mettere dei sensi di colpa che avrebbero l’effetto di bloccare il suo entusiasmo che è il suo motore. Quindi richiesta di un impegno maggiore ma senza punizioni.