da Pierluigi Autunno ed Evi Giannei, consiglieri Comunali Gruppo Morciano Futura
Leggo con favore l’intervento del Sindaco di Morciano di Romagna Giorgio Ciotti del 31 marzo
passato, laddove riconosce la fattiva collaborazione offerta dal Gruppo Consiliare di “minoranza” di
Morciano Futura a decorrere dall’emergenza Covid del marzo 2020.
Non nascondo che si è trattato di un percorso travagliato e difficile visto che sul nostro cammino
abbiamo trovato tanti ostacoli da superare, il più difficile e complesso dei quali era nelle menti di tutti
coloro che partecipano alla vita pubblica morcianese, costituito secondo me da un conformismo decadente
ed appiattito sulla pigra uniformità di un pensiero, direi un assioma, che da oltre trent’anni fa sovente da
freno alla crescita della nostra comunità e al miglioramento della vita dei suoi partecipanti: noi di qua, loro
di là!
Abbiamo pertanto avuto agli inizi di questo percorso la sensazione di remare controcorrente
allorquando, criticando con vigore questo assioma inutile e dannoso, abbiamo però condiviso le scelte
fondamentali consiliari al fine di abbattere quel conformismo di maniera che consentisse alla comunità
Morcianese di riappacificarsi da una parte e migliorare, dall’altra, le condizioni di tutti con la buona politica.
Certo, abbiamo sempre agito con spirito critico, talvolta anche aspramente, ma sempre
responsabilmente, con le nostre idee, tant’è che pur condividendo i punti più importanti di questa
legislatura che si avvia al termine, non significa che siamo tutti uguali, quanto piuttosto il voler partecipare
con quelle idee per rispondere alle esigenze di tutti.
Grazie al nostro apporto abbiamo contribuito alla “riappacificazione” della comunità Morcianese
che non poteva essere più procrastinata, eliminando quelle tensioni che non avevano più ragione di essere
in una comunità operosa come la nostra, e per far ciò abbiamo lavorato duramente per una politica, a dirla
come il Sindaco, sì non più litigiosa e frammentata ma anche, aggiungo personalmente, scevra da quegli
interessi di piccolo cabotaggio, invero riconducibili a poche persone, che hanno minato la serenità cittadina
e con essa le fondamenta della nostra macchina amministrativa sulle cui ceneri è poi nata l’attuale
maggioranza: ma tant’è, il tempo è galantuomo ed emergerà la verità.
Lo abbiamo fatto tutte le volte in cui erano da tutelare gli interessi dei morcianesi e della Valconca:
– per l’emergenza Covid, senza se e senza ma, certi di agire nell’interesse di tutti;
– per mettere la parola fine all’ormai ventennale questione dell’area “ex Ghigi”, il cui iter urbanistico è in
dirittura di arrivo e che porterà indubbio giovamento a Morciano e alla Valconca anche grazie alle scelte di
tutte le precedenti Amministrazioni, non ultima quella di Battazza che, criticatissimo, acquistò l’area dell’ex
scuola media A. Broccoli dove sarà realizzata la nuova Biblioteca (in luogo di una serie di condomini) al
servizio di tutta la Valconca;
– chiedendo migliorie all’Auditorium che l’attuale Amministrazione ha prontamente recepito tant’è che
sono stati raccolti recentemente i primi frutti con una prima stagione teatrale, e chiederemo ulteriori
migliorie della struttura, ovviamente a misura della nostra comunità anche ai fini della sua sostenibilità;
– per l’Unione della Valconca, con il coraggio dell’autocritica che la buona politica deve avere nel proprio
bagaglio, ponendo le basi per costruire quelle condizioni che permetteranno di intercettare contributi e
finanziamenti da mettere al servizio di tutta la Valconca e dei suoi cittadini.
– per la Casa della Salute e anche per la Casa di Cura Montanari, laddove il Gruppo Morciano Futura ha
responsabilmente apportato il proprio contributo, anche di idee, ancorché il tempo a disposizione per
l’esame dei provvedimenti proposti fosse a dir poco ristretto;
– condividendo il percorso iniziale del nuovo Piano Urbanistico Generale, la cui adozione è stata
responsabilmente rinviata alla prossima legislatura e partecipando poi positivamente sia ai progetti di
riqualificazione che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza vedrà Morciano in prima fila, sia alle
convenzioni per la realizzazione di investimenti volti alla formazione di presidi territoriali a favore dei
giovani al fine di prevenire l’abbandono dalla scuola e l’emarginazione sociale, temi questi che fanno parte
del nostro DNA, convergendo consequenzialmente sull’approvazione del bilancio.
Ecco dunque i motivi che ci inducono ad accettare la proposta del Sindaco Ciotti di sederci insieme
ad un tavolo per valutare, congiuntamente, l’esistenza dei presupposti per continuare a percorrere la
strada già intrapresa che ha portato risultati positivi mai prima visti a Morciano in termini di politica
condivisa ed utile per l’intera comunità, senza steccati ideologici, con un nuovo contenitore politico, cui
ovviamente parteciperemo portando la nostra storia e le nostre idee e le nostre istanze, che sono e
saranno sempre quelle di una forte attenzione al sociale, alla solidarietà, alla inclusione e alla cultura .
Ci siederemo quindi a quel tavolo con l’auspicio di valutare positivamente che la stagione che si
avvia a concludere dopo due anni e poco più possa continuare nei prossimi cinque anni, ricorrendo a quel
nuovo contenitore che anche noi valutiamo favorevolmente come di natura esclusivamente civica, che
faccia delle richiamate istanze un perno fondamentale del programma insieme agli altri temi in agenda, dal
PNRR al PUG e quant’altro nell’interesse della comunità morcianese e della Valconca tutta.
Se così sarà, noi ci saremo, uniti per Morciano, uniti per la Valconca.