di Alessandro Bovicelli, ricercatore di Ginecologia oncologica all’Università di Bologna
Sarà l’appuntamento dei primi di maggio. Il numero dei contagi è ancora di media entità e la responsabilità vorrebbe che sui mezzi pubblici, nei cinema, nei teatri la mascherina si portasse ancora. È vero anche che nei ristoranti entriamo con mascherina e poi, per forza di cose, se vogliamo mangiare dobbiamo toglierla ma siamo in una circostanza analoga alle altre cioè ravvicinati. A rigor di logica quindi negli ambienti chiusi dovrebbe servire anche se, come sempre in Italia, ognuno dice la sua, scienziati, Istituto Superiore di Sanità e governo non danno un parere unanime. Noi siamo talmente abituati che prolungare ancor un po’ non ci cambia la vita. Mancano venti giorni e stiamo a vedere cosa succederà. Abbiamo passato momenti peggiori.