Dalla ruspa al palco, la favola musicale di TaK-oNer; ha seguito i lavori del Parco del Mare.
“Fuori c’è il sole” è il nuovo singolo del chitarrista-operaio
Enrico Ottaviani che ammette: “Il nostro lungomare? Fonte
d’ispirazione, praticamente l’ho visto nascere”. Tanto che il suo
primo album in lingua italiana è stato concepito tra gli scavi.
Il nuovo album del chitarrista TaK oNer, all’anagrafe Enrico Ottaviani, è cresciuto insieme al nuovo lungomare,
ne ha assimilato la passione e il dolore, i ritardi e le aspettative, come in un vero
e proprio parto. E se per Federico Fellini il Grand Hotel rappresentava una vera
fonte d’ispirazione, il Parco del Mare si appresta a diventare icona e luogo di
culto per gli artisti del domani.
“Il Parco del Mare? L’ho visto nascere”. Attenzione. La chiosa di Enrico va
presa alla lettera. Il musicista di Santa Giustina, tatuaggi e baffetti da rocker
sfrontato, è infatti uno degli operai che con la sua escavatrice ha mandato
definitivamente in pensione il vecchio lungomare Tintori. Ma il suo sogno è
sempre stata la musica, prima come chitarrista di un gruppo metal, poi come
solista e autore, appassionato e influenzato dai generi più disparati: dal rock al
pop, dal funky all’hip hop. Così, ripiegata la sua tuta arancione e parcheggiata
l’escavatrice, TaK-oNer è pronto a inseguire il suo sogno.
Faceva freddo quando il nuovo album ha emanato le prime vibrazioni. “Avete
presente quei giorni invernali in cui anche il sole, timido, resta nascosto tra le
nuvole?”, ci chiede. “Quel giorno era così anche dentro di me”.
In questo modo Enrico, in una malinconica domenica dicembrina, calpestando
proprio le prime rampe in legno del lungomare, inizia a canticchiare le note di
quella che sarebbe diventata una delle hit del suo nuovo album. “Il mio Fuori
c’è il sole – ammette – è un grido d’aiuto, ma soprattutto di speranza. Dopo il
freddo, dopo le nuvole, alla fine torna sempre il sole”.
E’ online dalla mezzanotte di oggi il videoclip del singolo che farà da apripista
al nuovo album 19-90, il primo in lingua italiana, in uscita – rivela – all’inizio
del 2023. La canzone, disponibile anche su Spotify, è prodotta da Alessandro
Casadei (che produrrà anche l’intero disco) e interpretata da Amedeo
D’Alessandro. Il cantante e rapper riminese, in arte Mille Voci, è anche l’autore
delle parole nate dallo spunto musicale e dall’esperienza autobiografica di TaK oNer (la chitarra che si sente è quella di Giacomo Maioli). “Dietro ad un disco
ci sono sempre un sacco di persone che lavorano, alcune figure silenziose che
però hanno un ruolo fondamentale. Come ad esempio il mio braccio destro
Alessandro Pesaresi”.
“La location scelta per il video? Naturalmente il Parco del Mare”.
Domanda scontata: il brano è stato concepito, quasi come fosse un figlio,
proprio tra gli scavi del nuovo lungomare e lì, nelle domeniche invernali, hanno
preso forma praticamente tutte le tracce del nuovo album. “Per ogni brano ho
scelto un artista differente. Ho pescato tra i tanti cantanti locali, alcuni amici
altri che non conoscevo ma già stimavo, provenienti da diversi generi
musicali. Un album dunque decisamente crossover, come si può ascoltare
anche da questo primo pezzo che mette insieme pop e rap old school”.
Il video, girato quasi interamente sul lungomare di Rimini, è stato girato dai
videomaker Federico Pollini & Luca Zanini, mentre le riprese del backstage
sono firmate Francesco Ingenito.