Lirica, “Il ritorno dei dimenticati” in scena al Tetro della Regina di Cattolica il 22 gennaio alle 16,30.
“I Dimenticati’ e’ un progetto dello Yunus Social Business Centre dell’Universita’ di Urbino (Centro di ricerca del Dipartimento di Giurisprudenza sui temi dell’economia sociale, ispirato alle teorie dell’economista Premio Nobel per la Pace e inventore del microcredito Prof. Muhammad Yunus e appartenente alla rete internazionale da lui creata) e dell’Associazione di promozione sociale Itinerarte.
Interpreti dell’opera: il soprano Felicia Bongiovanni (la Guerriera),i tenori Gian Luca Pasolini (l’Uomo di Dio) e Paolo Gabellini (l’Astronauta), il baritono Davide Bartolucci (il Sapiente).
Il Soggetto e il Libretto dell’opera sono di Felicia Bongiovanni e Elisabetta Righini, rispettivamente direttrice artistica e direttrice scientifica del Centro Yunus di Urbino. La musica è composta dal maestro Stefano Bartolucci, compositore, concertatore e direttore dell’Orchestra Raffaello di Urbino, che eseguirà la parte musicale, insieme al coro I cantori della città futura di Urbino.
ms_29111/3.jpgIl progetto “I dimenticati” si propone di abbinare un momento formativo su temi economici di grande attualità’ a un’iniziativa artistica di elevato valore culturale come l’opera lirica, per diffondere i valori umani fondamentali per uno sviluppo economico e sociale sostenibile per un’economia spirituale. Il progetto ha pertanto potuto beneficiare del sostegno finanziario della Banca d’Italia, che ha permesso la realizzazione dell’iniziativa.
“I Dimenticati” è in particolare un’opera lirica in forma di cantata sul Microcredito e il Social Business di educazione finanziaria tramite la Cultura e la Musica, che tratta il tema, di stringente attualità e di grande rilevanza sociale, delle ineguaglianze socioeconomiche derivanti dalla globalizzazione economico-finanziaria e dallo sfruttamento iniquo delle persone e del pianeta. Questi fenomeni sono stati intensificati ed aggravati dalla condizione pandemica, che ha messo in chiara luce i limiti del sistema socio-economico globale. Lo strumento suggerito nell’opera per combattere e ridurre queste disfunzioni viene identificato nelle pratiche del Microcredito e del Social Business, quali strumenti di promozione umana e sociale, così come teorizzati e realizzati dal Prof. Muhammad Yunus.
L’opera è ambientata durante la pandemia da Covid 19, e vuole offrire un momento artistico e di divulgazione per diffondere una cultura di valori umani, di pace, di fraternità, di sostenibilita’ e solidarieta’, di Superhappyness (secondo l’insegnamento del Prof. Yunus, che considera il fare felici gli altri come autentica forma di “Superfelicità”, in contrapposizione ad una mentalità basata sull’egoismo e la ricerca smaniosa del profitto).
La recita del 24 gennaio, ore 21, a Urbino, nella cattedrale di Santa Maria Assunta si inserisce all’interno delle iniziative per la Settimana di Preghiera per l’Unita’ dei Cristiani del 18-25 gennaio, organizzata dalle Commissioni per il dialogo ecumenico e interreligioso della Metropolia delle Diocesi di Urbino, Pesaro e Fano.
I personaggi
Coro – I Dimenticati, uomini e donne di oggi, ognuno con i propri talenti, sofferenti e scartati, nonostante il loro valore, perché scavalcati da un sistema violento che si riconosce nei prepotenti e mediocri. Sono i veri protagonisti dell’opera, nell’insegnamento di Papa Francesco e della sua denuncia della cultura “dello scarto”.
La Guerriera (interpretata dal Soprano Felicia Bongiovanni), rappresenta l’individuo combattivo e riformatore, personaggio attuale e positivo, pieno di doni, talenti, preparato, competente, ma sofferente perché continuamente discriminato, povero, dimenticato, messo da parte, scartato perché soffocato dagli uomini dalla mentalità utilitarista, egoista, che hanno perso tutti i valori umani. E’ la rappresentante degli ultimi, degli scartati, de “ I Dimenticati” e la loro coraggiosa portavoce.
L’Uomo di Dio ( interpretato dal tenore Gianluca Pasolini),personaggio ispirato a Papa Francesco e alle sue parole, rappresenta la fede, è l’uomo dello Spirito;
Il Sapiente (interpretato nelle varie recite dai baritoni Ken Watanabe, Giulio Boschetti, Davide Bartolucci), ispirato alle parole e all’insegnamento del Prof. Muhammad Yunus, rappresenta la scienza, la ragione, è l’intellettuale illuminato;
L’Astronauta (interpretato dal tenore Paolo Gabellini), ispirato all’imprenditore sociale e astronauta della NASA Ron Garan, rappresenta la tecnologia al servizio dell’umanità, è l’uomo del futuro.
I personaggi hanno carattere prevalentemente simbolico, per questo l’opera è definita “in forma di cantata”. La rappresentazione artistica viene preceduta da un momento illustrativo e formativo sui temi del microcredito e del social business, organizzato a cura dello Yunus Social Business Centre dell’Universita’ di Urbino.
Claudio Abbado ha detto “ La Cultura permette di distinguere il bene dal male…… La Cultura salva”. E ancora “La Musica salva davvero i ragazzi dalla criminalità, dalla prostituzione e dalla droga. Li ho visti fare musica, insieme ritrovano se stessi.”
L’arte e la Cultura possono raggiungere un numero assai ampio di persone e presentare anche temi tradizionalmente considerati difficili ed ostici, rendendoli più semplici e comprensibili a tutti. L’arte infatti rappresenta un linguaggio universale, suggestivo, evocativo, in grado di parlare a ciascuno di noi.
Il progetto vuole quindi parlare (ma soprattutto cantare), accogliendo anche l’esortazione di Papa Francesco, di una realtà che spesso rimane nell’ombra: ineguaglianze sociali, globalizzazione finanziaria, sfruttamento delle persone e del Pianeta. Problematiche, aggravate dalla situazione pandemica, che evidenziano la precarietà di un sistema che, abbandonando le sue radici spirituali, sta correndo verso l’ autodistruzione.
Viene cosi’ accolto l’invito alla base dell’edizione 2023 della Settimana di preghiera per l’Unita’ dei Cristiani: “Imparate a fare il bene, cercate la giustizia” (Isaia 1,17).