Ttg, inaugurata la 60^ edizione.
«La fiera del turismo più importante d’Italia», nelle parole della ministra Daniela Santanchè che ha partecipato
quest’oggi alla cerimonia inaugurale di TTG e di InOut, dedicato al settore contract. Il turismo è ripartito e
mostra segni incoraggianti per i primi sei mesi dell’anno, con il +1,4 per cento rispetto allo stesso periodo del
2019, da tutti riconosciuto come l’anno magico per l’industry. Il turismo, tuttavia, vuol rinascere nel
confronto con nuove abitudini, nuove esigenze dei viaggiatori e prova a rimodellare i suoi obiettivi all’insegna
dell’utopia, come indica il claim dell’edizione in corso alla fiera di Rimini sino a venerdì. «Settore perfetto per
il nostro Paese, perché distribuisce ricchezza lungo tutta la catena del valore delle piccole e medie imprese
nei territori», come ha sottolineato il neopresidente di IEG Maurizio Ermeti nel suo saluto.
In fiera, 2.700 brand espositori, mille buyer esteri, il 58% proveniente dall’Europa e il 42% dal resto del
mondo, e offre oltre 200 eventi in tre giorni. IEG mostra al mercato il meglio del prodotto turistico Italia, con
tutte le 20 Regioni e con oltre 60 destinazioni estere, confermandosi la manifestazione di riferimento sia per
l’incoming che per l’outgoing italiani. Riflettori sul marketplace estero per l’area del Mediterraneo, con il TTG
Med, e un focus sul segmento lusso, grazie all’incontro di una selezione di buyer esteri specializzati su target
altospendenti alla ricerca di eccellenze italiane.
Alla cerimonia di apertura, dopo i saluti istituzionali del neopresidente di Italian Exhibition Group Maurizio
Ermeti, del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, del vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, è
stato il momento della tavola rotonda con Andrea Corsini, assessore al Turismo, Mobilità e trasporti,
Infrastrutture e Commercio della Regione Emilia-Romagna, Bernabò Bocca, presidente Federalberghi, Ivana
Jelinic, Presidente ENIT, Luigi Cabrini, presidente di Global Sustainable Tourism Council e, appunto, Daniela
Santanchè, ministra per il Turismo sul palco della Main Arena della fiera.
Maurizio Ermeti: « È una grande eredità quella che il presidente Cagnoni ci ha lasciato e non nascondo
l’emozione nell’interpretare, da oggi, il suo storico ruolo – ha esordito il neo presidente di IEG ricordando il
suo predecessore, da poco scomparso – Vero è anche che ho condiviso con lui, per moltissimi anni in cda, il
percorso di crescita di questa azienda, a partire dalla realizzazione di questo bellissimo quartiere fieristico,
poi la realizzazione del nostro Palazzo dei Congressi, la fusione con Vicenza e, ancora, la quotazione in borsa
per diventare un player sempre più importante nel settore fieristico italiano ed internazionale. Ora abbiamo
molti nuovi progetti in corso che hanno l’obiettivo di migliorare ed espandere ulteriormente i nostri quartieri
e il nostro business, ma non solo questo. Intendiamo accompagnare e sostenere lo sviluppo di tutti i settori
economici che presidiamo con le nostre fiere. Uno di questi mondi è quello del turismo, protagonista di TTG
e di InOut che inauguriamo oggi. Il turismo è un settore fondamentale per l’economia italiana, un’industria
che impiega il lavoro di moltissime persone perché è basata sulle relazioni umane,
un’industria equa perché ridistribuisce il suo reddito su una lunghissima catena del valore popolata da una
quantità enorme di piccole e medie aziende».
Daniela Santanché: «La giornata di oggi ci permette di fare un bilancio. I risultati ottenuti in questo primo
anno di governo sono molti: abbiamo lavorato su obiettivi importanti, formulando risposte che il settore
chiedeva da tempo. Stiamo cambiando l’approccio con gli stakeholder, individuando nella condivisione e nel
confronto i cardini su cui incentrare il lavoro, prendendo decisioni dopo aver dialogato con gli operatori di
settore. Abbiamo l’ambizione di rendere il turismo il primo contributore della ricchezza nazionale: un
obiettivo che è alla nostra portata, dato che oggi il valore del comparto, direttamente o indirettamente, vale
già il 13% del Pil; un dato che ci fa guardare con fiducia e ottimismo al futuro e al raggiungimento di questo
risultato, che sarà possibile solo nel momento in cui riusciremo a liberare le energie del turismo,
affrancandolo da una visione marginale e rendendolo un’industria vera e propria. In questo assicuro
l’impegno mio, del ministero che ho l’onore di dirigere e dell’esecutivo, che sin da subito ha puntato proprio
su questo settore. Approfitto della giornata di oggi per rivolgermi a tutti gli operatori del comparto che, con
impegno, passione e abnegazione, ogni giorno sono i veri fautori del cambiamento: a loro va il mio grazie e
la promessa che mi troveranno sempre al loro fianco».
Gian Marco Centinaio: «Venire al TTG è sempre un piacere, incontro colleghi, amici. Agli imprenditori del
balneare dico: abbiamo fatto quello che avevamo detto. È stata fatta la ricognizione delle spiagge e si è visto
e confermato ciò che abbiamo sempre detto all’Europa. L’Europa diceva che la risorsa è scarsa e che ci sono
troppe imprese balneari, noi abbiamo dimostrato che non è così. Ed è quello che dicono anche le associazioni
di categoria: solo il 33 per cento delle coste sono occupate. Lo diremo a Bruxelles».
Bernabò Bocca: «Siamo soddisfatti per la stagione 2023, anche se l’estate è stata a due velocità. Il nostro
turismo interno ha avuto una flessione mentre è ripartito molto bene quello straniero, soprattutto quello
americano. Il tema del caro prezzi degli hotel va sfatato: Federalberghi ha fatto uno studio su questo e la voce
albergo rappresenta il 27% della spesa di un turista in Italia».
Ivana Jelinic: «L’Italia in ogni stagione è in grado di proporre un’offerta turistica di qualità e per tutti i gusti.
Dopo la pandemia. Siamo cambiati noi e le esigenze di tutti, c’è una grande voglia di viaggiare e si cerca di
farlo in ogni modo possibile. La nostra campagna della “Venere” all’estero è stata ed è molto apprezzata,
presto condivideremo i dati riguardanti la visibilità che ha generato».
Jamil Sadegholvaad: «Mai come quest’anno è necessario un dibattito vero e concreto sul futuro del turismo
italiano e internazionale. E mai come quest’anno la sede migliore per svolgerlo sono il TTG, i padiglioni di IEG
e la città di Rimini, tra le poche aree balneari capace nel 2023 di accumulare risultati in crescita rispetto al
2022 e ora ufficialmente candidata, per il suo patrimonio storico e artistico, a Capitale Italiana della Cultura
per il 2026».
Andrea Corsini: «Investire nel turismo significa sostenere l’economia e la buona occupazione del nostro
Paese. La congiuntura è difficile, c’è bisogno di innovare, sfruttando le nuove tecnologie, i big data, per
rendere sempre più la nostra offerta turistica capace di stare al passo con le mutate esigenze dei turisti che
ora chiedono esperienze green, a basso impatto ambientale. Per questi motivi il TTG di Rimini è un momento
straordinariamente importante di incontro e confronto internazionale che ci vede grandi protagonisti».
Luigi Cabrini: «Dobbiamo superare la concezione della sostenibilità come costo addizionale. Io la vedo come
né come un’opzione, né come costo. Va vista come un investimento, pere due motivi. Un’azienda che decide
di orientarsi verso la sostenibilità ridurrà i costi nell’arco di un triennio. E il mercato si sta orientando verso
una richiesta di prodotti ed esperienze sostenibili. Presa di coscienza della riduzione della biodiversità e
sentiamo che dobbiamo partecipare a questa lotta e perché equivale a migliore qualità del turismo».