La tassa di soggiorno ormai sulla bocca di tutti sembra la salvezza del nostro paese. Pare che senza le sue entrate non si possa più garantire il benessere della città.
Vero che era già presente negli anni ’70, vero che è cambiata la fiscalità stato comuni, ma davvero si può pensare che la sua reintroduzione possa essere positiva per il paese intero nel lungo termine?
E’ vero, siamo l’unico paese della costa che non la sta applicando. Ma è stata una scelta ponderata conti alla mano dalle precedenti amministrazioni che hanno valutato che alzando al massimo le tariffe Imu che ricadono sugli alberghi si potesse avere un introito simile alla tassa di soggiorno.
Un aggravio di tassa tassa a carico di albergatori e commercianti ma di concerto con le categorie economiche si era deciso che questo era meglio che applicare ad un turista che sceglie di venire nel nostro bel paese un balzello fastidioso.
Posso comprendere la tassa di soggiorno a Roma, Firenze, Venezia e altre città d’arte perché viaggiatori che godono di tali bellezze magari in giornata , zaino in spalla pieno di vivande che riempiono i bidoni di spazzatura e usufruiscono solo dei bagni pubblici è giusto che paghino una tassa i soggiorno. E’ giusto che paghino “il prezzo di un biglietto” per poter godere delle fantastiche bellezze di città di per sé ricche di fascino e storia.
Ma con quale lungimiranza economica, con quale supponenza si pretende di far pagare la tassa di soggiorno ad una famiglia che sceglie di venire a Bellaria Igea Marina o meglio sceglie di venire a passare le vacanze da amici che magari hanno un albergo, un negozio, un appartamento.
Perché è questo di cui si tratta… Bellaria Igea Marina è un paese frequentato prevalentemente da famiglie che vengono da anni, da tanti anni…. nello stesso albergo, nella stessa spiaggia.
Generazioni di famiglie, nonni, figli, nipoti e ancora i loro figli, i loro nipoti che continuano a venire negli stessi posti nella stessa spiaggia, a mangiare il gelato nella stessa gelateria, a comprare negli stessi negozi, a mangiare la piadina, ad affittare il tandem ad andare sul trenino.
Davvero vogliamo far pagare a loro la tassa di soggiorno?
Penso dovremmo solo dirgli grazie che ci scelgono ogni anno. Pensare alla fedeltà che hanno, al loro amore per le famiglie che li accolgono è qualcosa di incomprensibile da chi non conosce profondamente il sistema romagnolo.
Ci sono famiglie che anche quest’anno abbiamo visto per 4 volte nel nostro hotel: in apertura, a luglio, ad agosto e nel weekend di chiusura e a loro vogliamo far pagare 4 volte la tassa di soggiorno? Noi ci abbiamo messo impegno, sentimento, regalini, abbracci, sconti e sorrisi per farli tornare e poi gli facciamo pagare 4 volte la tassa di soggiorno?
Lasciano tanti soldi sul territorio e tutti ne giovano dai contadini ai piastrellisti, dai muratori agli idraulici, dagli elettricisti agli spurga pozzi, e deve essere questo il ringraziamento a loro della nostra città?
Mi dispiace ma non sono d’accordo e penso che non sia una scelta lungimirante e non presa per il bene di Bellaria Igea Marina.
Penso al futuro, alle condizioni economiche sempre più difficili delle famiglie con bambini, a come le condizione del mare di quest’anno si rifletteranno sulle prossime stagioni.
Penso che non sia davvero il caso di aggiungere anche una tassa di soggiorno.