Foto Soci di via Cairoli diventa la 94esima Bottega storica del Comune di Rimini
In via Cairoli due grandi vetrine fiancheggiano l’ingresso di quello che è un pezzo della storia di Rimini, uno dei punti di riferimento per la fotografia, fino ai più alti livelli professionali. E’ “Foto Soci”, diventata oggi la 94esima “bottega storica” del Comune di Rimini.
Una storia iniziata con il nonno Domenico che impara il mestiere a ‘bottega’ nel laboratorio del fotografo Montanari, al tempo in via Gambalunga, per poi aprire il suo primo negozio in via Garibaldi e poi ancora, nel dopoguerra, trasferirsi nell’attuale sede al civico 10 di via Cairoli, con il tetto ancora bombardato e senza corrente elettrica, per diventare uno dei fotografi più noti della città.
Lavorava nello studio una anziana signora che svolgeva con perizia e mano ferma il compito di ‘ritoccatrice’: a lei erano affidate le richieste dei clienti di disegnare cravatte, camicie o giacche dove c’erano i maglioni e di ravvivare il volto delle signore colorando l’incarnato di rosa. A Domenico subentra poi il figlio Carlo con la moglie Mirella e, dal 2000, il nipote Massimo.
Il nome di Carlo Soci è legato anche alla storia della televisione italiana. Nel 1971 fondò Babelis Tv assieme a Natale Montebelli, Luciano Liuzzi, il giornalista Romani Bedetti, l’annunciatrice Silvana Pivi. Era la terza tv via cavo italiana dopo Tele Biella e Tele Lecco. Ma fu la prima in assoluto a trasmettere una telecronaca di un evento sportivo, un’intera partita di calcio: Rimini-Spal, il 5 dicembre 1971. Fu definito dal settimanale L’Europeo:”il più interessante esempio di tv privata al servizio dei cittadini, mentre la tv di Stato è al servizio del potere. E’ un atto di rottura significativo…”. L’avventura televisiva proseguì poi dal 1973 con VGA Telerimini.
Entrando nel negozio di via Cairoli si respira ancora oggi la storia, accolti da due grandi macchine fotografiche storiche dell’800 e di inizio ‘900, sono presenti varie attrezzature storiche per lo sviluppo e la stampa, un ingranditore e una piccola stampante in legno, oltre alle immagini alle pareti che attraversano la storia dell’attività della famiglia.