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Home Focus

I social mezzo di condivisione e comunicazione. Attenzione agli errori, possono nuocere alla salute

di Genni Piobbici, social media manager

Redazione di Redazione
19 Novembre 2024
in Focus, Misano, Spiega l'esperto
Tempo di lettura : 5 minuti necessari
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SPIEGA L’ESPERTO: rubrica a cura di Daniela Sammarini

 

I social media oggi rappresentano una parte essenziale della comunicazione globale, con un ruolo che si è evoluto ben oltre la semplice condivisione di contenuti personali. Queste piattaforme sono strumenti usati da miliardi di persone per rimanere in contatto, aggiornarsi sulle notizie, e fare acquisti​.

Il loro impatto si estende su molte aree della società, influenzando l’economia, la politica e persino la salute mentale. Grazie a funzioni avanzate come i contenuti in tempo reale, i video brevi e le storie temporanee, i social media permettono una connessione immediata e una fruizione immersiva e veloce. Per molte aziende, inoltre, i social media sono essenziali per il marketing e il coinvolgimento dei clienti, diventando canali strategici per il branding e la comunicazione pubblicitaria​.

Questa trasformazione digitale continua a evolversi rapidamente, portando nuove sfide e opportunità. Da un lato, i social media offrono un grande potenziale di connessione e di espressione individuale; dall’altro, emergono temi come la gestione della privacy e la lotta alla disinformazione, aspetti che ne richiedono un uso consapevole e responsabile.

In Italia, le piattaforme social sono utilizzate in modo differenziato a seconda delle fasce d’età:

  • TikTok: molto popolare tra i più giovani, specialmente tra i 13 e i 24 anni, grazie alla sua struttura incentrata su video brevi e coinvolgenti. Ha guadagnato una base crescente anche tra utenti sopra i 34 anni, con circa il 43% di utenti in questa fascia​.
  • Instagram: particolarmente apprezzato da giovani adulti e millennials (18-34 anni), che costituiscono il gruppo più ampio di utenti. Circa il 79,1% degli utenti di età tra i 16 e i 24 anni utilizza Instagram, mentre è anche diffuso tra gli adulti fino a 44 anni, con un crescente utilizzo tra le fasce più giovani per rimanere in contatto e intrattenersi​.
  • Facebook: Più utilizzato dalle fasce adulte, tra cui persone di età superiore ai 45 anni. E’ ancora ampiamente usato come piattaforma di comunicazione e notizie per gli utenti adulti, anche grazie alle sue caratteristiche di gruppi e marketplace​
  • YouTube: Questa piattaforma raggiunge un pubblico ampio di tutte le età, inclusi giovani e adulti, ed è spesso utilizzata per l’intrattenimento e la ricerca di informazioni o tutorial, con una preferenza per contenuti di lunga durata e video di alta qualità​
  • LinkedIn: Prevalentemente utilizzato dai professionisti, ha una buona diffusione tra i millennials e i giovani adulti di età compresa tra 25 e 34 anni, ma sta guadagnando terreno anche nella Generazione Z (18-24 anni) per networking e opportunità di lavoro​

Questa distribuzione di fasce d’età riflette l’adattamento delle piattaforme alle esigenze e alle abitudini specifiche delle diverse generazioni, influenzando le scelte di marketing e di comunicazione.

Ma quali sono gli errori più comuni sui social?

I social media sono ormai una parte integrante della nostra vita quotidiana, offrendo innumerevoli possibilità per comunicare, informarsi e condividere esperienze. Tuttavia, se non utilizzati con consapevolezza, possono nascondere insidie che spesso portano a errori da parte degli utenti, indipendentemente dall’età o dall’esperienza online. Ecco alcuni degli errori più comuni e alcuni consigli per evitarli e migliorare la propria esperienza sui social.

  1. Sovraccarico di condivisione

Uno degli errori più diffusi è quello di condividere troppi dettagli della propria vita privata. La tentazione di raccontare ogni momento può essere forte, ma postare continuamente informazioni personali, come l’indirizzo di casa, i piani di viaggio o aggiornamenti di routine, può rappresentare un rischio per la propria sicurezza. Inoltre, un eccesso di foto e dettagli personali può risultare invasivo o persino fastidioso per alcuni follower, rischiando di alienare parte del proprio pubblico. È buona prassi chiedersi sempre se ciò che si sta per condividere sia davvero necessario e quale impatto potrebbe avere, considerando anche che i contenuti online restano spesso visibili per lungo tempo.

  1. Ignorare le impostazioni di privacy

Le impostazioni di privacy sono strumenti importanti per proteggere i nostri dati online, eppure molti utenti trascurano di modificarle. Lasciare un profilo pubblico o non gestire chi può vedere post e foto può esporre contenuti sensibili a persone sconosciute o persino ai motori di ricerca. Una revisione periodica delle impostazioni di privacy è essenziale per garantire che i contenuti siano visibili solo alle persone a cui sono realmente destinati. È anche utile considerare che alcune piattaforme aggiornano spesso le opzioni di privacy, quindi controllare ogni tanto è una buona abitudine per mantenere il controllo sui propri dati.

  1. Condivisione di notizie false

La rapidità con cui circolano le informazioni sui social media ha portato alla diffusione di disinformazione e fake news. Condividere notizie false o non verificate è un errore comune che può contribuire alla disinformazione, causando confusione tra i follower. Verificare sempre le fonti e affidarsi a siti di notizie ufficiali o riconosciuti può fare la differenza, evitando di contribuire a questo problema diffuso. Un rapido controllo su motori di ricerca o su siti di fact-checking può rivelarsi molto utile prima di pubblicare un post.

  1. Pubblicazioni impulsive e contenuti inappropriati

È facile lasciarsi prendere dall’impulsività, specialmente quando si è sotto stress o si provano emozioni intense. Pubblicare un commento negativo, un insulto o un post polemico può sembrare liberatorio in un primo momento, ma nel lungo periodo può danneggiare la propria immagine personale o professionale. Riflessione e calma sono sempre d’obbligo: ciò che pubblichiamo online può restare visibile anche quando non lo desideriamo più. Prendersi del tempo per rivedere i propri contenuti prima di condividerli aiuta a mantenere un’immagine più rispettabile e a evitare pentimenti futuri.

  1. Dipendenza dai like e dalla validazione sociale

Uno degli aspetti più delicati, soprattutto per le generazioni più giovani, è la ricerca costante di approvazione attraverso i like e i commenti. Questa dipendenza dalla validazione sociale può portare a una visione distorta di sé, aumentando ansia e stress. Cercare di ottenere approvazione può condurre a comportamenti non autentici, come pubblicare solo contenuti che si pensa possano piacere agli altri. Ricordarsi di utilizzare i social media per esprimere la propria personalità autentica, piuttosto che per ottenere consenso, è un passo importante verso un uso più sano e appagante delle piattaforme.

  1. Uso eccessivo dei social media

Passare troppo tempo sui social può influenzare negativamente la salute mentale, causando stress, ansia e isolamento. Una connessione continua alla rete può generare un senso di dipendenza, rendendo difficile trovare tempo per attività offline più sane e soddisfacenti. È consigliabile stabilire dei limiti, ad esempio impostando orari di utilizzo o dedicando alcuni momenti della giornata a interessi o hobby lontani dagli schermi. Anche disattivare le notifiche per evitare di essere distratti continuamente è un’ottima strategia per riprendere il controllo del proprio tempo.

Conclusione

I social media sono uno strumento potente e, se utilizzati in modo consapevole, possono offrire incredibili vantaggi. Evitare questi errori comuni e adottare un approccio più attento e riflessivo permette di proteggere la propria privacy, la propria reputazione e il proprio benessere personale. Una gestione equilibrata e consapevole dei social non solo migliora l’esperienza online, ma aiuta anche a prevenire conseguenze spiacevoli a lungo termine, favorendo una presenza digitale più soddisfacente e sicura.

Genni Piobbici

 

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