Alluvione, i deputati del Pd Andrea Gnassi, Irene Manzi e Ouidad Bakkali
interrogano il ministro alla cultura: “Il Governo usa i fondi del Mic come
bancomat per foraggiare amichettismo istituzionale? Giuli spieghi le modalità
di utilizzo dei fondi raccolti con l’ aumento dei biglietti dei musei”.
Il gruppo parlamentare del Partito Democratico ha presentato un ’ interrogazione parlamentare al
ministro della Cultura, Alessandro Giuli, per fare luce sulla modalità con cui sono stati
utilizzati i fondi per i territori alluvionati dell’Emilia Romagna raccolti dal Mic aumentando di
1 euro il costo del biglietto dei musei statali.
“Da quanto si apprende l ’ intero ammontare dell’importo raccolto tra il 15 giugno e il 15
settembre del 2023, che è pari a circa 10 milioni di euro, è stato destinato a un unico intervento
che riguarda la riqualificazione dell’ex Caserma Monti – Convento di Santa Maria della Ripa
nel comune di Forlì, che è stato destinatario anche di altri 3 milioni di euro provenienti da un
altro capitolo di bilancio per la tutela del patrimonio culturale. Stupisce che, davanti a tante
realt à che hanno subito danni al patrimonio, il Ministero della Cultura abbia deciso di
finanziarne solo una, che guarda caso, incide in uno dei pochi comuni guidati dal centrodestra
nella regione Emilia Romagna” sottolineano i firmatari dell’interrogazione Andrea Gnassi,
Irene Manzi e Ouidad Bakkali: “Se fosse confermata questa ricostruzione,
saremmo veramente a un uso disinvolto dei fondi del ministero, usato come bancomat per
foraggiare l ’ amichettismo istituzionale. Per questo abbiamo presentato un ’ interrogazione
parlamentare che chiede al ministro Giuli di rendere noto “ quanti ingressi siano stati effettuati
con la maggiorazione di 1 euro di cui al DL 62/2023, quale sia l’ammontare complessivo
raccolto ai fini di cui al medesimo decreto e con quale modalità di calcolo siano state assegnate
le risorse. E poi, di fornire indicazioni sui prossimi progetti che il ministro intende finanziare
sul patrimonio culturale dei territori colpiti dall’alluvione di maggio 2023, a partire da quelli
della città di Faenza, dove gli istituti culturali hanno subito ingenti danni e per i quali non
risulta alcun contributo per interventi di riqualificazione” .