Facciamo suonare a distesa le campane dei palazzi comunali, quelle delle chiese, e ogni sirena possibile: ambulanze, navi, barche, porti. Suoniamo ogni fischietto, battiamo le pentole. Facciamo più rumore, più chiasso, più fracasso possibile. Facciamolo insieme: nelle piazze e sulle spiagge. Facciamolo sui balconi e alle finestre. Facciamolo sui social. Facciamolo dappertutto.
Che ci sentano fino a Gaza: perché sappiano di non essere soli. Che ci sentano nei palazzi del potere italiano: perché lì sappiano, invece, che sono soli; e che la verità ha il potere di fracassare il silenzio dei complici e dei vili.
Ci sentiamo impotenti di fronte all’enormità di quel grande campo di concentramento in cui Israele ha trasformato Gaza.
Lo saremo davvero solo se rimarremo muti di fronte allo scandalo della fame usata come arma di sterminio di massa: ma noi, il popolo dei sudari, delle luci, delle sanzioni popolari, non ci fermiamo.
Non rimarremo in silenzio, mentre la gente di Gaza viene sterminata.
Ultimo giorno di Gaza
(Paola Caridi, Claudia Durastanti, Micaela Frulli, Tomaso Montanari, Francesco Pallante, Evelina Santangelo)