Luigi Ghirri, Blu infinito
In viaggio con Gianni Celati e Giacomo Leopardi
12 luglio – 21 settembre 2025 | MARV – Museo d’Arte Rubini Vesin, Gradara
Luigi Ghirri approda al MARV: un evento di rilevanza nazionale nel cuore delle Mar-che
Una mostra inedita, un intreccio magistrale tra fotografia, cinema, poesia e paesaggio. Dal 12 luglio al 21 settembre 2025, il MARV – Museo d’Arte Rubini Vesin di Gradara presen-ta Luigi Ghirri. Blu Infinito. In viaggio con Gianni Celati e Giacomo Leopardi: un progetto espositivo di straordinaria rilevanza, che propone per la prima volta al pubblico 84 foto-grafie inedite del maestro emiliano, donate a una collezione privata dallo stesso autore e oggi rese per la prima volta visibili con il consenso della Fondazione Luigi Ghirri.
La mostra, curata da Luca Baroni, direttore della Rete Museale Marche Nord, nasce da una ricerca pluriennale condotta nei primi anni ’90 da Luigi Ghirri e Gianni Celati sul pae-saggio padano e sulle sue tensioni poetiche e percettive. Al centro di questa indagine – concretizzata nel documentario Strada provinciale delle anime (1991), diretto da Celati e prodotto dalla casa di produzione Pierrot e la Rosa – vi è un viaggio sospeso tra reale e immaginario, a bordo di una corriera blu carica di amici, parenti, scrittori e musicisti. La pianura attraversata dallo sguardo di Ghirri non è solo uno spazio geografico, ma un terri-torio dell’anima, costellato di presenze umane, oggetti, dettagli altrimenti invisibili.
Queste fotografie, stampate sotto la supervisione diretta dell’artista, costituiscono un corpus autonomo, rarefatto e potentemente lirico. Le cornici blu scelte da Ghirri per riquadrarle – tema ricorrente che ritorna anche nel titolo della mostra – sono dispositivi visivi e simbolici: evocano il fuori campo, il fantastico, l’altrove inafferrabile dell’immagine e della parola. Come scrive Ghirri stesso, “blu oltremare è dove confluiscono tutti gli azzurri, è l’estremo punto del mondo, è l’altrove che continuamente si sposta”.
Oltre alle fotografie, e grazie al prestito straordinario della Fondo Gianni Celati della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, la mostra propone anche materiali filmici originali, appunti, carte e memorie del lavoro condiviso da Ghirri e Celati in quegli anni. Si ricostruisce così, in una narrazione profonda e delicata, un laboratorio creativo irripetibile che ha segnato la cultura visiva italiana del secondo Novecento.
La mostra è realizzata con il patrocinio della Regione Marche, della Direzione Regionale Musei Marche, della Fondazione Marche Cultura, della Rocca Demaniale di Gradara e dell’associazione Gradara Contemporanea. Essa rientra tra le attività promosse dal Comune di Gradara e dalla Rete Museale Marche Nord, con la collaborazione del Comune di Apecchio e dell’Associazione Terræ. Il progetto è reso possibile grazie al sostegno del Comune di Gradara, di Gradara Innova s.r.l. e di sponsor privati. Gli allestimenti sono curati da NEXT s.r.l. di Fossombrone.
Ghirri, Leopardi, le Marche: un dialogo mai raccontato
L’intuizione curatoriale che anima Blu Infinito è potente e inedita: accostare lo sguardo di Luigi Ghirri alla visione leopardiana del mondo. Un confronto solo in apparenza paradossale, che invece rivela profonde affinità. Come la celebre “siepe” dell’Infinito diventa soglia tra realtà e immaginazione, così le cornici, le finestre, le ringhiere e i telescopi nelle fotografie di Ghirri si fanno dispositivi visivi per oltrepassare il visibile, per toccare l’altrove. In questo orizzonte simbolico, il blu – che per Ghirri è “l’estremo punto del mondo, l’altrove che continuamente si sposta” – diventa il filo conduttore di una poetica dell’infinito, del desiderio e della meraviglia.
Il MARV: una nuova capitale per l’arte contemporanea
Con Blu Infinito, il MARV – Museo d’Arte Rubini Vesin rafforza il proprio ruolo di riferimento nazionale per la cultura visiva contemporanea. Da Gradara, capofila della Rete Museale Marche Nord, il museo si è affermato come laboratorio attivo di ricerca, produzione e dialogo, capace di generare riflessioni originali sul rapporto tra arte e territorio. Lo dimostrano progetti come la rassegna Gradara Contemporanea, le collaborazioni internazionali con la Rosenfeld Gallery di Londra e le ricerche dedicate ad Anselmo Bucci, figura centrale del Novecento italiano.
La mostra dedicata a Luigi Ghirri non è un episodio isolato, ma si inserisce in una visione culturale coerente: realizzare eventi di alta qualità che intreccino profondità critica e radicamento nei luoghi. Un modello di progettazione culturale “a misura d’uomo”, che valorizza la vitalità dei piccoli borghi marchigiani come contesti ideali per un nuovo sguardo sull’arte e sul paesaggio.
Una mostra che viaggia: Ghirri ad Apecchio per il Festival di Fotografia Analogica
Dopo l’esposizione al MARV, le opere di Ghirri approderanno ad Apecchio, nel cuore dell’Appennino marchigiano, in occasione del Festival TANK – Immagine Analogica, organizzato dal Comune in collaborazione con l’associazione culturale Terræ, partner attivo del progetto gradarese. Questo passaggio dal Comune rivierasco di Gradara a un piccolo borgo montano rappresenta un gesto culturale forte: rilanciare opere di eccezionale qualità anche nei centri più piccoli, favorendo la circolazione del pensiero visivo di Ghirri in contesti decentrati ma vivissimi.
È la dimostrazione concreta del valore della Rete Museale Marche Nord, che si fa infra-struttura strategica per la promozione dell’arte nelle aree interne. La mostra si fa così vi-aggio – come quello raccontato da Ghirri e Celati – portando bellezza, memoria e immagi-nazione nei paesaggi più nascosti, ma anche più suggestivi delle Marche.
Dichiarazioni
Luca Baroni
Direttore Rete Museale Marche Nord
Dagli anni Settanta, la ricerca fotografica di Luigi Ghirri ha contribuito in modo decisivo a ridefinire il concetto stesso di paesaggio italiano: non più solo città d’arte e monumenti, ma anche margini, periferie, silenzi, dettagli minimi della quotidianità. Una visione vicina ai versi di Giacomo Leopardi – il poeta che forse più di ogni altro ha saputo cogliere l’infinito nel quotidiano, l’altrove nei frammenti del presente. È da questa suggestione che nasce l’idea di ospitare al MARV – un museo marchigiano giovane e in piena crescita – un progetto di così alto profilo. Le fotografie di Ghirri, le parole di Celati, i versi di Leopardi assumono, negli spazi raccolti del borgo di Gradara e del suo museo, una dimensione intima e al tempo stesso nuova. Siamo orgogliosi di essere il primo museo al mondo a presentare questa mostra, che proseguirà ad Apecchio, nel cuore dell’Appennino marchigiano, confermando l’impegno della Rete Museale Marche Nord a portare l’arte contemporanea nei territori apparentemente minori, ma che si rivelano fucine vitali di idee, creatività e nuove visioni.
Alberto Berliocchi
Consigliere del Comune di Apecchio
Il Comune di Apecchio è lieto di rinnovare la propria collaborazione con il Comune di Gra-dara e con la Rete Museale Marche Nord, e ancor più di farlo in occasione di un evento di così grande rilievo come la mostra Luigi Ghirri. Blu Infinito. L’adesione alla Rete Museale, preziosa e innovativa iniziativa promossa dalla Regione Marche, si è confermata una straordinaria opportunità per condividere visioni e risorse, superando quei confini territoriali che troppo spesso limitano lo sviluppo culturale dei piccoli centri.
Dopo la prima tappa a Gradara, le opere di Ghirri approderanno al Palazzo Ubaldini di A-pecchio, una realtà di dimensioni contenute ma in forte crescita, che ha scelto di puntare nei prossimi anni sulla valorizzazione della fotografia analogica. Quest’anno, per il quarto anno consecutivo, Apecchio ospiterà il festival Tank • Immagine Analogica, ormai divenuto punto di riferimento a livello nazionale per appassionati e addetti ai lavori.
Informazioni mostra
Gradara, MARV – Museo d’Arte Rubini Vesin
12 luglio – 21 settembre 2025
️ In mostra: 84 fotografie inedite, pagine manoscritte di Gianni Celati, tre film originali
Percorso immersivo tra immagine, parola e suono
[da settembre] Catalogo con testi di Corrado Benigni, Nunzia Palmieri e altri
