Montecolombo. Oliviero Gessaroli, mostra marchigiana a Castelfidardo.
Titolo: “Il tempo delle ombre e della luce” dal 3 maggio al 28 giugno presso la
Casa Vinicola Gioacchino Garofoli, Via C. Marx, 123 – Castelfidardo
Inaugurazione: sabato 3 maggio 2025 ore 17.30
Un viaggio tra luce e ombra, memoria e paesaggio interiore: è questo il cuore pulsante della nuova mostra personale di Oliviero Gessaroli, artista e grafico con una lunga e raffinata esperienza nell’ambito delle tecniche tradizionali e contemporanee. La rassegna, dal titolo Il tempo delle ombre e della luce, sarà ospitata negli spazi suggestivi della Casa Vinicola Gioacchino Garofoli a Castelfidardo e resterà aperta al pubblico fino al 28 giugno 2025.
La mostra, curata con il patrocinio di enti locali e culturali, Assemblea Legislativa delle Marche, Fondazione Marche Cultura, Fondazione Ferretti, Comune e Unitre di Castelfidardo, Associazione Riviera del Conero e Terre dell’Infinito, Centro Studi Storici Fidardensi, Pro Loco di Castelfidardo, si articola in un dialogo armonico tra arte e vino, accomunati dalla medesima tensione verso il tempo, la trasformazione e la luce. I lavori di Gessaroli – pitture e grafiche su carta Arches e cartoncini selezionati – tracciano un percorso che attraversa i silenzi della natura, i ricordi di terre vissute e le vibrazioni cromatiche delle colline marchigiane.
Nel testo critico, che accompagna la mostra, Andrea Carnevali paragona l’osservazione dell’artista allo sguardo penetrante del Palomar di Calvino, capace di “analizzare, deformare e restituire” la realtà con una nuova densità espressiva. I paesaggi evocati da Gessaroli non sono semplici vedute, ma scenari interiori in cui ogni forma racconta una storia, ogni colore suggerisce un’emozione. L’ombra e la luce non si contrappongono, ma si cercano, si sfiorano, si alternano, suggerendo un ritmo che è quello stesso della vita e del tempo.
L’allestimento si sviluppa in tre parti: l’attesa e la terra, il fermento e la trasformazione, il tempo e la luce. Ogni sezione si fa specchio del processo creativo dell’artista, in un’affinità profonda con i cicli della natura e della vinificazione.
Tra le opere esposte, spiccano titoli come Lontano nel silenzio 2024, Echi del Montefeltro 2024, Senza tempo 2024, L’attesa 2023, Non è un addio 2023, Notturno 2020, in cui la tecnica mista si fonde con una profonda ricerca formale e sensoriale.
Formatosi alla Scuola del Libro di Urbino e con una carriera che abbraccia anche la geologia, l’archeologia e l’editoria d’arte, Oliviero Gessaroli si conferma con questa mostra un interprete originale della contemporaneità, capace di coniugare tradizione tecnica, innovazione materica e riflessione poetica.
La mostra è visitabile negli orari di apertura della Casa Vinicola Garofoli: orario: dal lunedì al sabato 9.00 – 13.00 15.30 – 19.30.
Per informazioni: info@garofolivini.it; www.olivierogessaroli.it – info@olivierogessaroli.it
www.urbinovivarte.it – urbino.vivarte@gmail.com
Biografia
Oliviero Gessaroli nasce a Monte Colombo (RN) il 1° luglio 1956 e si trasferisce a Urbino nel 1960, dove vive tuttora. Nel 1972 si iscrive all’Istituto Statale d’Arte di Urbino, sezione litografia, sotto la guida del prof. Carlo Ceci. Durante gli studi, collabora come disegnatore per la missione archeologica a Cirene (Libia) e per la Soprintendenza archeologica delle Marche. Nel 1975 ottiene il diploma di maestro d’arte e nel 1977 la maturità artistica.
Dal 1978 lavora presso l’Ufficio Tecnico dell’Università di Urbino, dove conosce l’architetto Giancarlo De Carlo, collaborando a importanti progetti. Nel 1980 assume la direzione della stamperia d’arte “Il Colle”, curando edizioni di pregio come Cantonate di Urbino di Paolo Volponi con incisioni di Renato Bruscaglia.
Nel 1992 si iscrive alla Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche Naturali e partecipa alle missioni archeologiche in Libia, occupandosi di anastilosi e rilievi.
Si laurea nel 1999 con una tesi sperimentale sulla geomorfologia di Cirene. È autore di articoli scientifici in ambito geologico-tecnico.
Nel 2004 fonda l’associazione culturale “L’Arte in Arte”, che presiede fino al 2019, e nel 2006 diventa presidente di “Kèramos”, associazione dedicata alla ceramica artistica. Dal 2007 dirige la rivista VivArte, oggi pubblicata online su www.urbinovivarte.it. Nel 2008 viene nominato Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dell’Ateneo, incarico che mantiene fino al 2021, anno del pensionamento.
Oggi si dedica all’editoria artistica, all’associazione “L’Arte in Arte” e alla direzione di VivArte. Ha realizzato plaquettes con testi e incisioni, contribuendo alla diffusione della cultura artistica. Artista di esperienza pluridecennale, continua a sperimentare materiali e tecniche innovative, coniugando tradizione e ricerca espressiva.