di Arianna Lanci, delegata Lipu Provincia di Rimini
Ci sono luoghi a Rimini dove tornarci è come incontrare una persona cara.
Restano luoghi a Rimini in cui si respira ancora un’anima, un residuo di diversità. La diversità che ha a che
fare con qualcosa che vive, che respira, che non segue un tratto che accomuna, ma che piuttosto dispiega
una personalità che resiste. E la Natura selvatica ha sempre a che fare con questa diversità, con questa
personalità- con la bellezza di chi non si uniforma, di chi non si lascia incasellare come semplice risorsa da
sfruttare.
Non sappiamo ancora se per la prossima estate il nostro Comune sceglierà nuovamente di concedere una
porzione di spiaggia davanti all’ex Colonia Bolognese ai grandi eventi della Rimini Beach Arena. Quello che
sappiamo è che quei grandi eventi andranno a violentare un prezioso habitat naturale, custode di dune
embrionali, di una ricca biodiversità vegetale e di una specie a grave rischio estinzione, protetta dalla
normativa europea, il Fratino: un piccolo e meraviglioso uccello la cui presenza è un importante indicatore
ecologico della qualità ambientale di un luogo. Difendere i diritti di residenza del fratino significa difendere
una vita fragile e una modalità di relazionarsi a quella vita, significa cogliere nella presenza del fratino
un’occasione preziosa di relazione. Ma difendere il Fratino significa anche difendere la personalità dei
luoghi e una visione di spiaggia come habitat naturale, come spazio da custodire, non da usare. Una visione
che desideriamo si faccia sempre più strada tra i cittadini e i turisti.
Siamo abituati a pensare che il solo volto possibile di una spiaggia sia quello di una distesa uniforme e piatta
di sabbia dove ad un certo punto dell’anno spuntano brandine ed ombrelloni, come a conferire vita a quel
che prima era morto. Ma la realtà è un’altra. La realtà è che la spiaggia a primavera sarebbe un prato
fiorito! La realtà è che d’inverno la spiaggia diventa un luogo di ristoro e di riposo importantissimo per tanti
tipi di uccelli svernanti e migratori. La spiaggia libera di Miramare è proprio uno di quei luoghi in cui la
natura selvatica, seppur ignorata e calpestata, resiste, continua a resistere, e noi con lei.
Domenica 14 dicembre porteremo attenzione a quel tratto di arenile: un ascolto e uno sguardo che si fanno
cura, dal basso, per un gesto condiviso e necessario. Accompagnati da
Cristian Montevecchi, socio Asoer da tanti anni impegnato sul campo nella tutela del fratino, osserveremo e ascolteremo, faremo esperienzadella spiaggia come habitat naturale e ce ne prenderemo cura, con una pulizia che si inserisce nellainiziativa del
Wwf dal titolo “Adotta una spiaggia” , un grande progetto di Citizen Science per contrastare
l’inquinamento da plastica attraverso un monitoraggio dei rifiuti marini basato sul protocollo già testato e
utilizzato dal Centro ellenico per la ricerca marina (HEL.KE.TH.E.).
L’appuntamento è alle 9 davanti all’Ex Colonia Bolognese, lato mare:
prenotazione obbligatoria su whatsapp al numero 3890570107.
La Natura ha bisogno di tutti noi, tutti noi siamo Natura”.










